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Comune Palermo: Tavolo tecnico per unità di strada e servizi di supporto per persone senza dimora. Calabrò: «Conoscere il fenomeno in profondità, primo passo per dare risposte concrete»

Si è svolto presso l’Assessorato alle Politiche Sociali un incontro del tavolo tecnico dedicato alle unità di strada e ai servizi di supporto per le persone senza dimora, al quale hanno partecipato l’assessora comunale Mimma Calabrò, Anna Salone (responsabile unità organizzativa povertà estrema), Anna Rita Graziano (unità organizzativa fondo povertà estrema), Anna Provenzano (unità organizzativa marginalità adulta), Floriana Madonia (unità organizzativa marginalità adulta), don Sergio Ciresi (direttore Caritas diocesi di Palermo), Marco Guttilla e Giuseppe Giambusso (coordinamento metropolitano di rilevazione FIOPSD), Giuseppe Ferrara e Girolamo D’Anneo (ufficio statistica del Comune di Palermo), Santi Marchese e Patrizia Corsale (ufficio toponomastica comunale), e Santi Mucera (Polizia Municipale).
Il tavolo tecnico nasce con lo scopo di definire una programmazione dei servizi che vada oltre la semplice distribuzione, con controlli e verifiche per garantire maggiore efficacia, sottolineando in particolare il ruolo delle unità di strada, fondamentali per stabilire un primo contatto con le persone senza dimora e costruire un rapporto di fiducia, indispensabile per accompagnarle verso percorsi di inclusione.
«Il nostro obiettivo è costruire un sistema capace non soltanto di distribuire cibo e vestiario, ma anche di programmare, monitorare e orientare. Solo così potremo trasformare le risorse a disposizione in reali opportunità di inclusione» ha dichiarato l’assessora alle Politiche Sociali, Mimma Calabrò.
Nel corso dell'incontro è stata presentata la nuova mappa delle aree cittadine, divise in ordinarie e speciali, per consentire una “conta” mirata delle persone senza dimora. Il lavoro sarà integrato con la mappatura dei servizi di accoglienza, l’orientamento iniziale degli utenti e l’attenzione alla presenza di animali da compagnia.
«Conoscere il fenomeno in profondità - ha aggiunto l’assessora Calabrò - è il primo passo per dare risposte concrete. Per questo motivo è fondamentale censire le presenze e accompagnare ogni persona verso un percorso personalizzato di inclusione».
Intanto, è in scadenza la procedura di gara del Comune per l’affidamento dei servizi di accoglienza e integrazione. Il termine è fissato al 30 settembre; base d’asta 2,37 milioni di euro, valore complessivo oltre 5,3 milioni. L’intervento, della durata iniziale di 24 mesi, mira a potenziare l'accoglienza diurna e notturna, favorire percorsi di inclusione, garantire assistenza sanitaria e sviluppare progetti di Housin«Questa gara - ha concluso l’assessora - rappresenta un passaggio fondamentale perché ci permetterà di consolidare la rete dei servizi e costruire un modello di accoglienza che non lasci indietro nessuno».

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