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Avvicendamento alla guida della comunità dei fedeli della Chiesa S.S. Trinità alla Magione. L' Arcivescovo: "Padre Purpura vi aiuterà a rimanere nell'amore di Cristo"

di Ambra Drago
Nove anni per rafforzare ancor di più la fede della comunità per ribadire che la Chiesa della SS. Trinità meglio nota come Magione è aperta a tutti ed è di tutti. Un senso di accoglienza proprio del cristianesimo ma che è tanto caro al neo parroco Don Massimiliano Purpura. Da dieci anni è altresì alla guida della "famiglia della Polizia di Stato" di Palermo essendone il Cappellano. E in un giorno di festa per il suo insediamento accanto agli amici più cari e tra questi c'è Don Pino Vitrano ( lui che continua il lavoro di Biagio Conte nella Missione Speranza e Carità) c'è anche il predecessore della Chiesa della Magione, padre Salvatore Grimaldi, ci sono le autorità come il prefetto Mariani e il Questore Calvino ma anche l'assessore  dei territori dell'area del bagherese e l'assessore alle politiche sociali del Comune di Palermo e i tanti uomini e donne in divisa. Tra i banchi finali della Chiesa seduti composti anche i bambini del doposcuola svolto dall'Associazione di volontariato "Di Sana Pianta " con la presidente Valeria Antinoro e Irene Miccichè. Ad allietare la celebrazione presieduta dall'Arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice il coro e presenti con l'entusiasmo di sempre anche i componenti dell'Anps di Palermo. 

Tanti volti sorridenti pronti a accompagnare in questo percorso padre Massimiliano che si dice grato per questo incarico,che sprona la comunità a vivere la fede senza timore che ascolta le esigenze di unione e preghiera (ci confida che piacevolmente ha inserito anche la celebrazione della Santa Messa anche la sera preceduta dall'adorazione Eucaristica). Alzi gli occhi e alle pareti della Chiesa non puoi non notare due quadri, uno con il volto del Beato Puglisi e uno con quello del giudice Livatino. Due guide che come ha detto padre Massimiliano "Hanno blindato la Sicilia ognuno con il suo sacrificio, uno in ambito religioso e di impegno per i più deboli e l'altro guidato dalle fede nel suo lavoro di magistrato). e pensando a magistrati che hanno pagato con la vita il loro impegno il pensiero è andato al giudice Paolo Borsellino. Quest'ultimo naivo della Kalsa e che proprio nella Chiesa della Magione ha celebrato il matrimonio con la signora Agnese Piraino Leto il 23 dicembre del 1968. 
Un momento emozionante ricordato dinanzi al figlio del giudice, Manfredi, dirigente della Polmare e che da anni indossa la divisa della Polizia di Stato.
Una cerimonia sentita che ha visto la partecipazione altresì di Frà Salvatore Zagone, vicario episcopale che la letto il decreto di nomina.
Poi ha avuto inizio la celebrazione officiata dell'Arcivescovo che ha affermato: " La presenza di tutti voi servitori delle Istituzioni dà un ulteriore senso di responsabilità al momento che vive questa comunità parrocchiale della Magione. Si vive l' avvicendamento di un presbitero Don Massimiliano Purpura. Lo abbiamo sentito nel Vangelo fonte di vita.
In questo caso il nostro Don Massimiliano, continua l'Arcivescovo si prenderà cura di questa parrocchia perchè appaia che chi si prende cura di questa comunità è direttamente il Signore. Ogni avvicendamento di parroco è difficile però ogni avvicendamento è una grazia per la comunità. È per questo diciamo anche un grazie a padre Salvatore che è qui. Entrambi possono dire una cosa: Siamo servi del Signore e ci mandi dove vuole Lui". Ero un sacerdote semplice. Riallacciandomi al Vangelo ebbene bisogna cogliere cos'è un tralicio e cosa significa se questo non è intimamente unito alla vite perchè se così fosse non porterebbe alcun frutto. Ecco perchè Gesù dice io sono vite e voi siete tralici voi rimanete in me ed io in voi. La linfa è questa, noi siamo cristiani perchè abbiamo accolto l'annuncio che non solo Dio esiste ma è colui che ci pensa e vede come figli amati. Il cuore del Vangelo di oggi è il versetto 13 del Vangelo di Giovanni:" Nessuno ha un amore più grande di questo che dare l'amore per i propri amici". Io ho conosciuto don Puglisi dal 1988 al 1992 (lui come sapete è stato ucciso il 15 settembre del 1993) e il mio motivo di ritorno a Palermo, era il 1999 era visitare la tomba di Don Pino Puglisi e li posso dirvi con emozione che trovai lo stesso versetto di Giovanni. Ecco bisogna amare non solo i buoni e i giusti.
Padre Massimiliano, continua Lorefice, che le nostre omelie siano unte delle parole di Dio. Nessun moralismo. Lui con la sua Bibbia è parola rivelata. Noi lo riconosciamo è che lui ci ha parlato. Dio è un padre di tutto ha attenzione per gli umili e i fragili. Oggi abbiamo bisogno di cristiani che si convertano, incontrati dal Signore come Paolo che si convertì sulla via dritta di Damasco. Dobbiamo tornare tutti sulla via dritta.
E grazie a Paolo che noi siamo cristiani e capite come l'avvicendamento di un parroco ci invita a focalizzarci su perchè esistiamo. Noi essere umani siamo tentati di onnipotenza ma il vero Dio si è fatto uomo. La ricerca di potere, l'individualismo, dev'essere smontato. È arduo essere una comunità cristiana e sono convinto che padre Massimiliano vi aiuterà a rimanere nell' amore di Cristo".
Al termine della celebrazione una rappresentanza del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (in particolare i Cavalieri e le Dame della Delegazione Sicilia) hanno donato un defibrillatore.





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