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Ponte stretto: Germanà (Lega), nessun aumento costi insularità, Pd ha idee confuse

“Il Pd ci ha abituato a poche idee, ma ben confuse. Oggi l’ultima, veramente sorprendente, è del senatore Nicita che, pur di negare l’utilità del Ponte, è riuscito a sostenere sui media che collegare la Sicilia al resto del continente ‘aumenta i costi dell’insularità’. La Sicilia paga ogni anno un costo di insularità stimato in 6,5 miliardi di euro, pari al 7,4% del Pil regionale. Per rendere ancora più chiara l’idea: se nel 2013 l’opera non veniva bloccata, oggi avremmo già risparmiato circa 78 miliardi di costi di insularità, a fronte di un’opera che ne costa soltanto 13 e mezzo. Peraltro siamo soddisfatti per le risposte dell’ad Ciucci, che in commissione è stato esaustivo, chiarendo anche che per la direttiva habitat non è necessaria l’approvazione da parte dell’Europa, come più volte riportato erroneamente dagli organi di stampa.
L’opera sta funzionando come attrattore di risorse: sono infatti in corso e in programma significativi investimenti previsti dal Ministro delle Infrastrutture sulla rete stradale e ferroviaria in Sicilia e Calabria che daranno vita ad un sistema di trasporti sostenibile in termini di rilancio economico e sociale delle due regioni. Ricordo il potenziamento della linea ferroviaria Messina – Catania – Palermo che, in sinergia con la nuova linea ferroviaria del Ponte e con la possibilità di attraversamento dei servizi di Alta Velocità, ridurrà i tempi di viaggio da e per la Sicilia a valori fortemente competitivi con quelli degli aerei. Vantaggi, insomma, per i cittadini, al contrario di quanto sostenuto dal Pd”. Così Nino Germanà, vicepresidente dei senatori della Lega al Senato e segretario del partito in Sicilia.

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