Morta neonata: sindaco Palermo, grande dolore e sgomento

E' morta la neonata trovata con il cordone ombelicale ancora attaccato in un cassonetto dei rifiuti di via Ferdinando Di Giorgi, in zona Uditore, a Palermo. A dare l'allarme ai carabinieri una passante allertata da un clochard che rovistando tra i rifiuti, aveva notato le gambine della piccola tra i sacchetti. La bambina, con ogni probabilità nata all'alba di oggi, era dentro una borsa sportiva rossa, insieme con una scarpa da adulto e un paio di forbici, utilizzate probabilmente per recidere il cordone ombelicale.

La piccola, che aveva i vasi del cordone ombelicale aperti, era in condizioni disperate ed è stata soccorsa d'urgenza dal 118. I sanitari dell'ospedale Civico hanno tentato invano di rianimarla, ma la piccola è morta. Indagini sono in corso per scoprire l'autore dell'orribile gesto: gli investigatori stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. La procura ha aperto un'inchiesta e il magistrato di turno ha disposto l'autopsia. "Abbiamo fatto di tutto per riuscire a rianimarla e a salvarla, ma purtroppo quando è arrivata all'ospedale Civico era già morta. E' così piccola e indifesa...", racconta di uno dei sanitari che hanno soccorso la piccola. La piccola è stata anche intubata in ambulanza ma non è servito a niente. E' arrivata in ospedale già cadavere. "Apprendo con grande dolore e sgomento della piccola morta poche ore fa, cui vanno il mio pensiero e la mia preghiera. Invito gli autori di questo gesto atroce a costituirsi, perche' le Autorita' possano sanzionarli ma anche aiutarli" dice il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
C'è dolore, sgomento, incredulità ma anche tanta rabbia tra i residenti di via Ferdinando Di Giorgi. "Non si può gettare così, nell'immondizia, una creatura appena nata - dice piangendo Orsola Gennuso, pensionata ottantenne - Non posso neppure immaginare cosa abbia spinto una persona, uomo o donna che sia, a prendere la neonata, a infilarla in un borsone con il cordone ombelicale ancora attaccato, e gettarla nel cassonetto. Tutto ciò non è umano". Piange anche Giuseppe Ventura, 74 anni, che abita proprio in via Di Giorgi: "Io ho due nipotini - dice tra le lacrime - e voglio a loro un bene infinito. Non si può gettare via una vita umana, come se fossero stracci". Salvina Genova, 53 anni, impiegata, è molto arrabbiata, invece: "Spero che prendano gli autori di questo barbaro gesto - dice, mentre si fa il segno della croce davanti al cassonetto - e li devono punire, proprio come meritano". E' un continuo via vai in via Di Giorgi, di fronte al civico numero uno. Sono tante le persone che si fermano e quando scoprono quanto accaduto si fanno il segno della croce. "Non c'è più umanità - dice con la voce strozzata Angela Maniglia, 41 anni - Non conoscevo questa neonata, ma mi viene da piangere perché penso che non ha avuto neppure il tempo di nascere ed è già stata uccisa dalla mano dell'uomo".
I carabinieri hanno trovato anche un tappeto sporco di sangue, una veste lunga nera e anche la placenta dentro il cassonetto di via Ferdinando Di Giorgi in cui stamattina è stata abbandonata una neonata. Presumibilmente la piccola, che alle 11.25 è arrivata col 118 all'U.t.i.n. del Civico di Palermo e di cui è stato dichiarato il decesso alle 11.45, sarebbe stata abbandonata dopo le 6.30/7 del mattino, orario in cui in quella zona passano i camion per il ritiro dell'immondizia.
(palermo.repubblica)

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