LICCIARDI "IL GOVERNO REGIONALE DEVE TUTELARE GLI OPERATORI DEL118"

"Quello che sta succedendo ad alcuni operatori della sanità pubblica - dichiara Licciardi - è un fatto grave. Quando si gioca col futuro delle persone e con le loro famiglie, è dovere degli organi preposti occuparsene a pieno titolo. Faccio riferimento agli operatori delle ambulanze, lavoratori di frontiera che svolgono le loro mansioni in contesti veramente disagiati. Alcuni di questi, dichiarati non idonei a svolgere il loro lavoro, vengono licenziati perché non viene riconosciuta loro la malattia professionale. Già svariate lettere di licenziamento sono state inviate e altre sono in procinto di essere spedite. Il contratto di servizio è da rivedere, anche perché queste figure professionali non hanno un inquadramento nel CCNL: il nuovo contratto di servizio dovrà prevedere le adeguate risorse per potere adempiere a tutti gli istituti contrattuali. La nostra prima battaglia sarà a fianco di questi lavoratori a livello nazionale per il riconoscimento professionale ma nell'ambito delle nostre competenze regionali ci batteremo per la riqualificazione e ricollocazione dei non idonei nella sfera sanitaria. La ricollocazione dei lavoratori che non sono più fisicamente in grado di svolgere lavoro gravoso in altre strutture sanitarie può dare una risposta ai lavoratori e nello stesso tempo migliorare il Servizio Sanitario Regionale. È possibile cioè trasformare un problema in una opportunità".

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