di Ambra Drago
Si sono concluse con uno spettacolo all'interno del "tempio della lirica", il teatro Massimo di Palermo, le celebrazioni per il 167' anniversario della Fondazione della Polizia di Stato. A presentare l'amplio parterre di ospiti, il conduttore catanese Salvo La Rosa e la giornalista della Tgr Rai Sicilia,Tiziana Martorana.
Tanti i momenti da incorniciare accompagnati dal ricordo di coloro, esponenti della polizia, che hanno perso la vita per mano di Cosa nostra proiettato in un lungo video incastonato nei diversi frame dove si è raccontato il sacrifico e la scelta di vestire la giubba. A far da padrone di casa, il questore di Palermo, Renato Cortese: "Colgo l'occasione per ringraziarvi, uomini e donne della Polizia di Stato, davanti ai vostri familiari. E' stato un anno " di corsa" e voi avete dimostrato non solo di essere dei professionisti ma di essere una squadra.Vorrei anche ringraziare i sindacati di polizia con i quali durante tutto questo anno abbiamo avuto un confronto continuo, rappresentano il pungolo per confrontarci e stimolarci a fare sempre di più cercando di affrontare le diverse tematiche che riguardano l'amministrazione. Un grazie va anche a dei poliziotti tedeschi, ospiti a Palermo e ai vari cittadini palermitani, rappresentanti di professioni diverse, legati con affetto e amicizia alla polizia".
Al termine dell'intervento del questore, la serata ha preso ufficialmente il via e non poteva mancare un "grande amico" della polizia, lo scrittore agrigentino, Andrea Camilleri, "padre" del Commissario Montalbano che ha inviato un video-messaggio: "Sono felice di questa occasione, ma in realtà non vorrei salutarvi ma abbracciarvi uno ad uno. Vi auguro che voi possiate difendere quotidianamente quella convivenza civile che è alla base della democrazia".
E l'impegno giornaliero culminato nella faticosa gestione dei grandi eventi, quali la visita del Papa a settembre, il congresso libico e la visita del presidente della Repubblica cinese sono stati raccontati in un ampio video che come tutta la serata è stato trasmesso nei maxi schermi allestiti in piazza Verdi proprio per permettere ai cittadini di partecipare.
Il palcoscenico per l'occasione adornato da fiori colorati e dall'immancabile macchinetta dei poliziotti di quartiere che giornalmente vigila lungo il percorso storico arabo-normanno, ha visto alternarsi momenti comici come quello rappresentato dal mago Andrea Paris, uno dei finalisti del programma "Italia's Got Talent". Per poi godere della comicità sottile e mai fuori le righe dell'attore teatrale agrigentino, Gianfranco Iannuzzo che oltre a esprimere un legame personale con Palermo e con diversi poliziotti e con lo stesso Questore, ha ricordato un grande simbolo della comicità e del mondo teatrale palermitano, lo scrittore Renzino Barbera, momento accompagnato da un lungo applauso della platea.
Dalla Sicilia a Roma, una comicità fatta di storie familiari e di vita quotidiana quella raccontata del mattatore Maurizio Battisti reduce dal programma "Colorado Cafè".
Ma non solo sorrisi quelli vissuti dagli ospiti del Massimo, come è giusto che sia, diversi i momenti di riflessione, legati a situazioni-interventi che poliziotti e poliziotte sono spesso chiamati a affrontare, quale la violenza di genere, che nei casi estremi può portare al verificarsi di femminicidi.
Tragedie che lasciano il segno e che per l'occasione sono state raccontate da due donne, diverse tra loro, per età e percorsi professionali, ma unite nel messaggio e nella scelta di dargli voce attraverso una forma d'arte.Sul palco l'attrice Veronica Pivetti, volto noto di diverse fiction televisive e spesso associata come da lei sottolineato alla comicità, ma che ormai da tre anni ha dato il volto a un programma Rai, "Amore Criminale" affrontando proprio i casi di violenza sulle donne. "Devo dire che sono contenta di essere qua ha esordito - Veronica Pivetti - e che possa interpretare un verbale datato 10 luglio 2018 raccolto dalla Quarta Sezione della Squadra Mobile di Palermo nel quale una donna racconta la violenza che è stata costretta a subire. Devo dire che anche se professionalmente conduco un programma che parla di ciò, non mi abituo e non ci si abitua mai a sentire certe storie guai se fosse così, è giusto darne voce".
A seguire, il racconto di un amore trasformatosi in violenza ha preso forma dalle mani e attraverso la sabbia dell'artista ennese,Stefania Bruno: "Con questa forma d'arte voglio lanciare il messaggio di "non insabbiare" tutto, ogni violenza subita, ma bisogna denunciare. Ecco che tra le varie fasi del racconto compare il numero nazionale contro la violenza sulle donne "1522" anche questo segnato dalla delicatezza dei granelli di sabbia ma che rimanendo scolpito può salvare tantissime vite".
Un altro momento di riflessione, ma questa volta accompagnato dalla musica e dal genere rap è quello che ha regalato un ragazzo in divisa, Sebastiano Vitale ( figlio a sua volta di un poliziotto e nativo palermitano, ora in servizio a Milano) che ha cantato due suoi brani "Riduci la velocità" dedicato a un amico scomparso in un incidente stradale e "Musica contro le mafie". Quest'ultimo brano ha preso spunto da una storia personale di Vitale.
Sua madre è la protagonista di una famosa foto "Bambina col pallone" scattata dalla fotoreporter del giornale L'Ora, Letizia Battaglia. Donna che con la sua macchina fotografica ha raccontato anche i fatti più dolorosi e di cronaca nera di Palermo. E dalla figura della Battaglia, dalle sue foto denuncia, che il giovane ha messo mano alla penna e dato vita a un rap contagioso, dal tema sociale e profondo pronto a diventare un messaggio per i più giovani.
E non poteva non chiudersi la serata con l'esibizione canora della splendida e potente voce di Elonora Pampillonia accompagnata dal maestro Preiti .
Successivamente è stata la volta del soprano Valentina Di Franco accompagnata dal tenore della polizia, Antonio Costa che hanno allietato la platea esibendosi in "'O sole mio".
E dalla musica classica alla magia del paladino Orlando dell'ormai maestro puparo, il piccolo Antonio Tancredi Cadili, che non smette mai di stupire. Appassionato di storie ma anche dei paladini, a casa ne ha un centinaio, ha raccontato la storia di Orlando, la rivalità con Rinaldo e l'amore per la bella Angelica.
Esibizione che è stata apprezzata dal presidente cinese Xi Jin Ping in occasione della sua visita a Palermo a Palazzo dei Normanni.
Due ore di memoria ma anche cosa c'è dietro una scelta e la missione di diventare poliziotto, mettendosi a servizio degli altri, a volte pagando il prezzo con la vita ma che ha regalato anche momenti di serenità e sorrisi per le famigli e per tutti i partecipanti alla serata. Tra questi anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il prefetto Antonella De Miro, il Comandante provinciale dei carabinieri di Palermo, Antonio Di Stasio.
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