Ministro Guerini in visita a Palermo."Lotta alla mafia nostra priorità. Risultati dell'operazione di ieri testimoniano che lo Stato c'è"

Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, è in visita istituzionale a Palermo. Diverse le tappe nel capoluogo siciliano. Accompagnato dal generale di corpo d'armata Teo Luzi, dal Comandante regionale dei Carabinieri Rosario Castello, da quello provinciale, generale Arturo Guarino insieme al vice prefetto di Palermo Anna Aurora ha deposto un omaggio floreale dinanzi la Stele di Capaci che ricorda la Strage avvenuta il 23 maggio 1992 dove persero la vita il giudice Falcone, sua moglie, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. E un ringraziamento per il gesto e la visita sul luogo dell'eccidio è giunto da Maria Falcone, sorella del giudice. "È stato un gesto di grande sensibilità che ribadisce la presenza dello Stato in un territorio che, nonostante i successi messi a segno in questi anni dalle forze dell’ordine, continua a richiedere costante attenzione. Questo tributo rappresenta la determinazione delle istituzioni nel portare avanti la battaglia per la liberazione dell’Italia dalle mafie e dà ai cittadini la certezza che lo Stato c’è ed è accanto a loro tutti i giorni”.Subito dopo il capo del dicastero della Difesa si è recato al comando della Legione Sicilia, per poi recarsi alla Caserma dell'Uditore, un tempo ex covo del boss Totò Riina. In Sicilia la presenza dell'Arma è capillare sono 419 Stazioni e Tenenze a servizio delle comunità."Voglio ricordare tra le tante, tantissime attività antimafia svolte dall’Arma qui in Sicilia ha dichiarato il ministro, la recentissima Operazione condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo in sinergia con la Direzione Investigativa Antimafia che ha portato, nella giornata di ieri, all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 85 indagati ritenuti responsabili di una lunga serie di reati, tra i quali associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione e corruzione". "La Sicilia è terra di grandi risorse economiche, ricca di un patrimonio artistico unico, di importanti poli commerciali e di un raro fervore culturale, ma - lo sappiamo bene - vede la presenza di fenomeni di criminalità organizzata che danneggiano e condizionano molti aspetti della convivenza civile e le stesse capacità di sviluppo economico e sociale di questa Terra". Poi un riferimento all'impegno mostrato dagli uomini e dalle donne dell'Arma durante il periodo del lockdown ma anche nella fase della ripresa delle attività economiche."Anche in questo inedito contesto, l’Arma dei Carabinieri- continua il ministro Guerini-insieme con le altre Forze di Polizia, ha saputo assicurare una risposta concreta e aderente alle esigenze della popolazione, mantenendo aperte tutte le proprie Stazioni e continuando a garantire, senza soluzione di continuità, il suo peculiare servizio di controllo del territorio, ordine pubblico e rassicurazione sociale". E prima di lasciare la Caserma Carlo Alberto Dalla Chiesa ha manifestato tutto il suo ringraziamento al lavoro dell'Arma invitando ogni singolo componente "a meritare sempre la fiducia e l’affetto delle popolazioni che Vi sono affidate. Io, con orgoglio, sarò al Vostro fianco per sostenere la Vostra azione. A tutti Voi, rinnovo la mia gratitudine prima di tutto come cittadino e poi come Uomo delle Istituzioni, per la dedizione e il quotidiano impegno che dimostrate nella Vostra missione al servizio delle Istituzioni e del Paese". Il ministro visiterà anche la Stazione dei Carabinieri di San Filippo Neri e sede della Compagnia di Corleone dove prestò servizio il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ucciso da Cosa nostra il 3 settembre 1982 insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all'agente Domenico Russo.

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