Bimbo morto a Sharm el Sheik, il padre è ancora grave. Sindaco Lagalla: "In contatto con la Farnesina sperando in un loro celere rientro"

Il padre del piccolo Andrea Mirabile, il bimbo di sei anni morto a Sharm el Sheik dove era in vacanza con la famiglia, accusa ancora problemi respiratori ed è ricoverato. La moglie anche lei ricoverata, sta meglio nonostante si trovi al quinto mese di gravidanza. Si trova al fianco del marito ed è ancora sconvolta per la morte del loro piccolo. La donna ha visto morire tra le sue braccia il figlio, portato in ambulanza al pronto soccorso e poi in ospedale ma non c'è stato nulla da fare. Ora l'unico auspicio della famiglia insieme alla verità è di poter tornare a casa con la salma del bimbo. Secondo una prima ricostruzione sembra che la causa della morte possa essere riconducibile a una grave intossicazione alimentare ma intanto le indagini sono a tutto campo dal resort dove alloggiavano sino a personale sanitario intervenuto.Nel frattempo la procura di Sharm el Sheik ha aperto un'inchiesta, seguita da vicino anche dal personale diplomatico italiano in Egitto che ha supportato la famiglia Mirabile anche nella presentazione di una formale denuncia. E il sindaco Lagalla ha contattato la Farnesina per avere aggiornamenti .«L’autorità diplomatica della Farnesina, l’Ambasciata in Egitto e il Consolato a Sharm - dichiara il sindaco Roberto Lagalla - stanno seguendo la vicenda con l’obiettivo di garantire il massimo supporto ai due genitori. Sulla morte del bambino sta indagando la magistratura egiziana. Mi sono sincerato del fatto che le autorità si occuperanno delle operazioni di rimpatrio dei due coniugi palermitani e della salma del loro figlio. Resterò in contatto con la Farnesina - aggiunge il primo cittadino - per ricevere tutti gli aggiornamenti sulle condizioni dei nostri due concittadini e sul loro ritorno a Palermo».

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