Fugge e cambia aspetto fisico per non essere individuato. Carabinieri arrestano latitante in un negozio del quartiere Noce

Dopo cinque mesi di fuga, in cui ha cambiato il suo aspetto fisico e rotto ogni contatto con la sua famiglia, è stato arrestato dai carabinieri. Un 43enne, Giovanni Priolo, genero di un boss di Porta Nuova è stato rintracciato dai militari della compagnia di Monreale con dei documenti falsi all'interno di un negozio di un parente  .L'uomo si è nascosto sottraendosi a un ordine di carcerazione che aveva disposto la reclusione di 6 anni per i reati di per i reati di “Rapina”, “Resistenza a P.U.” e “Ingresso arbitrario in luoghi ove l’accesso è vietato nell’interesse militare dello stato”.Il 43enne, ora detenuto presso il carcere Pagliarelli di Palermo, deve scontare la pena per fatti risalenti al giugno 2019 allorquando, a Santa Flavia aveva opposto resistenza a personale della locale Giardia Costiera nel corso di un controllo in mare. Per tali fatti i militari della Capitaneria di Porto lo avevano tratto in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Nel giugno 2020, all’esito della vicenda processuale, l’interessato era stato condannato alla pena di 6 anni di reclusione. La condanna è divenuta definitiva il 21.12.2022 allorquando è stato emesso ordine di carcerazione a cui il soggetto è riuscito a sottrarsi. L’arresto è avvenuto in un locale commerciale del quartiere Noce di cui era titolare un familiare e la cui posizione è in corso di approfondimento. 
Secondo gli investigatori si legge in una nota la latitanza è stata resa possibile grazie ad una rete di appoggio criminale di cui l’uomo ha potuto godere e che è tuttora in corso di approfondimento da parte degli inquirenti.

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