E’ morto a Catania Nino Strano. Ex Parlamentare nazionale e regionale della destra, divenne famoso per una mortadella mangiata in Aula. Ma fu anche regista e uomo di cultura

di Giancarlo Drago
E’ morto a Catania, dove era nato il 29 luglio del 1950, l’ex deputato regionale e nazionale nonché senatore Nino Strano. Era da tempo malato Strano era entrato in consiglio Comunale nella città etnea nel 1976, eletto nella lista del Msi. Nel 1993 si candida alla presidenza della provincia di Catania alle prime elezioni dirette, ottenendo il 13 per cento dei voti senza alcuna lista di appoggio.Nel 1994 viene eletto all’ Assemblea Regionale siciliana, ricopre anche la carica di assessore al Turismo comunicazione e Trasporti, e vi rimane fino al 2021.

Nel 2021 viene eletto alla Camera nelle liste di Alleanza nazionale, mentre nel 2006 conquista un seggio al Senato. Deve la notorietà nazionale, più che per il suo lungo impegno politico nella destra, per un episodio quasi folcloristico avvenuto nell’ aula del Senato il 24 gennaio del 2008.

In occasione della caduta del secondo governo Prodi, durante il dibattito a Palazzo Madama all’annuncio dell’avvenuta sfiducia da parte del presidente Marini, il senatore Strano e il collega Gramazio festeggiarono clamorosamente la caduta del Governo di centrosinistra stappando una bottiglia di spumante e facendo mostra di mangiare delle fette di mortadella.

Le successive scuse non cancellarono il ricordo del fantasioso episodio.

Ma alla politica Strano, fin da giovanissimo, ha affiancato la passione per la regia nel cinema e nel teatro. E’ stato aiuto regista di Mauro Bolognini per i film Metello e Un bellissimo novembre. Fu anche aiuto regista di Franco Zeffirelli per il film Storia di una capinera.

In teatro fu aiuto regista in una Bohème al Massimo di Palermo, nel Pipistrello e in una Norma al Massimo Bellini di Catania.

Nel 2011 viene nominato vicepresidente di Cinesicilia e resta in carica fino al 30 settembre. Infine dal 2018 è stato direttore artistico del Mythos Opera Festival.

In campo culturale anche un libro “Je ne regrette rien – La libertà è un hula hoop” pubblicato nel 2017.

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