Mario Di Ferro, il noto chef gestore allora del ristorante di Villa Zito, accusato di avere ceduto cocaina, ha patteggiato una pena a 4 anni davanti al gup di Palermo, Marco Gaeta, che ha ratificato l’accordo raggiunto tra l’indagato e la Procura di Palermo. Il patteggiamento prevede inoltre l’obbligo di rientrare a casa dalle 21 fino all’indomani mattina e il pagamento di una multa da 20 mila euro. Di Ferro, arrestato il 29 giugno dell'anno scorso dalla squadra mobile, coordinata dalla Procura, aveva ammesso la cessione ma negando di essere uno spacciatore e difendendosi affermando di avere fatto soltanto “un favore” a alcuni amici, tra i quali anche l’ex presidente dell’Ars e attuale deputato regionale Gianfranco Micciche’, sentito dalla Procura in veste di persona informata dei fatti.
Lo chef era tornato in libertà, dagli arresti domiciliari, il 23 dicembre2023, su disposizione del gup che aveva accolto l’istanza del difensore, l’avvocato Claudio Gallina Montana. Sempre a dicembre il gup aveva disposto il rinvio a giudizio – dal procuratore aggiunto Paolo Guido e dal sostituto Giovanni Antoci – oltre che per lo stesso di Ferro (che col patteggiamento esce dal processo) anche per i fratelli Salvatore e Gioacchino Salamone (detenuti) e per Gaetano Di Vara, Giuseppe Menga e Pietro Accetta, tre ex dipendenti del ristorante Villa Zito. Tutti hanno scelto il rito abbreviato e la prima udienza si terrà il 6 marzo..
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