Germania: a novembre legalizzato il "terzo sesso",gli ermafroditi

A partire dal prossimo 1 novembre i sessi in Germania non saranno piu' due, ma tre, poiche' con quella data verra' riconosciuta ufficialmente l'esistenza del "terzo sesso", in
altri termini gli ermafroditi. 
Lo rivela la 'Sueddeutsche Zeitung', spiegando che in base alla nuova legge varata il 7 maggio di quest'anno "se un bambino non puo' essere classificato come maschio o femmina, nei registri delle nascite non va indicato il riferimento sessuale". Il giornale parla in proposito di una "rivoluzione del diritto", in base alla quale una persona intersessuale potra' in seguito sempre scegliere di farsi classificare ufficialmente come maschio o femmina, "ma puo' anche decidere di rimanere per tutta la vita con la denominazione del 'terzo sesso'", anche se ufficialmente si continuera' a parlare di "sesso indefinito". Riguardo all'indicazione sui passaporti e sulle carte di identita', caratterizzata da una "F" per le femmine ed una "M" per i maschi, per gli ermafroditi la cosa non e' stata ancora definita, anche se c'e' una proposta di indicazione con la lettera "X". La Sueddeutsche sottolinea che questo nuovo status identitario riguarda solo "le persone intersessuali, con caratteristiche sessuali fisiche non definite, dunque gli ermafroditi", poiche' nel caso dei transessuali si tratta di "persone fisicamente appartenenti al sesso maschile o femminile, ma che si sentono come appartenenti ad un altro sesso e che come tali vogliono essere riconosciute". Uno degli ostacoli ancora da risolvere riguarda quello del matrimonio tra gli appartenenti al "terzo sesso", poiche' finora questo legame e' consentito solo a persone eterosessuali o alle copie omosessuali. "Significa che una persona dal sesso non definito potra' coniugarsi solo con un'altra appartenente alla stessa categoria?", si chiede la Sueddeutsche, sottolineando che "il legislatore o la Corte Costituzionale dovranno chiarire anche questo problema". Nel frattempo il ministro federale della Giustizia, la liberale Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, annuncia al giornale che sull'argomento sara' necessaria "un'ampia riforma".
(AGI) .

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