"Il problema reale va ricercato nel passato, quando vecchie amministrazioni si sono limitate a concedere autorizzazioni per la costruzione di palazzine, condannando di fatto Capaci a diventare un dormitorio". Lo dichiarano Simone Di Trapani, Coordinatore Provinciale di Sel Palermo, e Aldo Sollami di Sel Capaci, commentando la protesta dei capacensi, che da giorni impazza su internet, nei confronti dell’amministrazione comunale, in merito ad un'ordinanza che vieta ai bambini di giocare a pallone per le strade del piccolo comune, tanto da spingere anche 'Striscia la notizia' a fare un servizio sulla questione.
"Ciò è accaduto - continuano Di Trapani e Sollami - nonostante il grande rammarico delle forze di sinistra di Capaci, che hanno sempre chiesto di predisporre degli spazi ad uso pubblico e solo dopo, eventualmente, la concessione di autorizzazioni per costruire ulteriori palazzi. Senza luoghi idonei, i bambini sono costretti ad inventarsi i campi da gioco. Non sorprende quindi l’ordinanza, che per altro non avrebbe motivo di esistere, visto che la legge già prevede che giocare per strada e nelle piazze non è possibile, ma sconvolge - concludono - il fatto che solo oggi i cittadini di Capaci si siano risvegliati, accorgendosi che le amministrazioni comunali, che si sono succedute dal 94 ad oggi, non hanno mai previsto di realizzare spazi per i piccoli concittadini, rendendo Capaci una città non a misura di bambino".
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