Beni confiscati alla mafia: Cgil, la soppressione della sede siciliana dell’Agenzia sarebbe controproducente

“La soppressione della sede siciliana dell’Agenzia per i beni confiscati alla mafia, di cui si è letto sui giornali, è, se confermata, un assurdo, una contraddizione destinata ad avere effetti negativi, considerato che la nostra regione è quella che ha il più alto numero di beni sequestrati e confiscati”: lo dice Mimma Argurio, della segreteria regionale Cgil. Argurio rileva che “per le Prefetture, se così fosse, ci sarebbe un carico di lavoro eccessivo che si sommerebbe al lavoro proficuo che già svolgono in questo ambito”. Argurio ricorda che “solo nella provincia di Palermo sono stati sottratti ai boss nell’ultimo anno e mezzo 4.000 mila beni e nella provincia di Catania oltre 3 mila. La struttura che ha sede a Palermo dunque andrebbe potenziata e non eliminata, come da parte nostra suggeriamo da tempo. Il passaggio dell’Agenzia alla Presidenza del Consiglio- conclude Argurio- deve essere occasione di potenziamento e di rafforzamento degli strumenti della lotta contro la mafia, puntando sulle strutture che svolgono un ruolo fondamentale in territori nevralgici come la Sicilia”.

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