Che fine ha fatto la sede Frontex di Catania? Lo chiede l’on. Salvo Pogliese, parlamentare europeo
di Forza Italia, che sulla questione ha presentato un’interrogazione al Parlamento europeo
“Già nel 2014 avevo chiesto tramite un’interrogazione urgente alla Commissione europea – spiega Pogliese – di trasferire la sede dell’agenzia Frontex in Sicilia, che rappresenta la frontiera meridionale dell’Europa e che sta pagando il prezzo più alto di quest’emergenza emigrazione. Nel luglio del 2015, finalmente, il Direttore esecutivo di Frontex, aveva preannunciato l’imminente apertura di una base operativa dell’Agenzia a Catania. Quest’ultima dovrebbe svolgere il fondamentale ruolo di coordinamento degli ufficiali di collegamento delle altre Agenzie dell’Ue Easo, Europol e Eurojust -con le autorità nazionali. Ma ad oggi, nonostante siano trascorsi mesi, la sede destinata, alcuni locali del monastero di Santa Chiara concessi dal Comune di Catania, ancora non risulta operativa. E questo perché nell’ex convento ci sarebbero ancora dei lavori di ristrutturazione da completare.”.
“Vista l’essenziale necessità di una sede Frontex con adeguati locali in Sicilia, terra pesantemente sottoposta al fenomeno migratorio, ho chiesto alla Commissione europea – conclude Pogliese – di intervenire per accertare i motivi del ritardo nell’apertura della sede etnea di Frontex e fare le adeguate pressioni affinchè ciò avvenga nei termini più brevi possibili.”.
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