Trovano riscontro le posizioni di Fiom e Filcams al tavolo che si è svolto in Prefettura sulla vertenza in difesa dei lavoratori della mensa di Fincantieri. “La clausola di salvaguardia prevista dal contratto nazionale di settore per i cambi di appalto va applicata. Le nostre ragioni hanno trovato pieno accoglimento al tavolo da parte dell’Ufficio provinciale del lavoro. L'Upl ha confermato che la norma va applicata in ogni caso, a prescindere dalla modalità di aggiudicazione del servizio e anche in presenza di riorganizzazione del servizio stesso”, dichiarano Monja Caiolo, segretaria Filcams Cgil Palermo e Angela Biondi, segretaria Fiom Cgil Palermo.
Alla riunione, chiesta nei giorni scorsi dalle due organizzazioni di categoria, erano presenti le due aziende, Euroristorazione e Cot, l’Ufficio Provinciale del Lavoro, Filcams Cgil, Fiom Cgil, e Uiltucs Uil Palermo. Grande assente Fincantieri, che ha inviato una nota, che sarà esaminata dalla Prefettura.
La Cot, l'azienda subentrante, secondo le due organizzazioni sindacali ha mantenuto una posizione di totale chiusura verso i lavoratori, dichiarando di non essere contrattualmente vincolata ad alcuna assunzione. E Fincantieri, nell’invito a presentare l’offerta, non ha menzionato l’esistenza di lavoratori in forza presso la mensa dello stabilimento. Cot ha inoltre specificato che è stata proprio la stazione appaltante a richiedere alle 12 aziende contattate la presentazione di offerte alternative all’utilizzo della cucina in loco.
“E’ la prima volta – dichiara Angela Biondi - che Fincantieri non si presenta a un tavolo prefettizio. Registriamo il totale disinteresse dell’azienda verso lavoratori che da oltre 20 anni lavorano all’interno dello stabilimento, cosa mai accaduta in passato in occasione dei diversi cambi di appalto. In nessun altro stabilimento di Fincantieri i pasti vengono preparati altrove. L’azienda non può sottrarsi alle responsabilità derivanti dalle proprie scelte economico-gestionali che hanno come unico obiettivo quello di risparmiare pochi spiccioli a pasto sulla pelle di 12 lavoratori. Per quanto ci riguarda essi fanno parte integrante del cantiere”.
La Prefettura ha chiesto all'impresa uscente Eurorisotazione di congelare le procedure già annunciate di trasferimento al Nord dei dipendenti e ha invitato la Cot a rivedere le proprie posizioni anche in virtù di quanto dichiarato dal funzionario dell’ufficio provinciale del lavoro. La trattativa è stata rinviata a un nuovo incontro da tenersi la prossima settimana.
“Auspichiamo – continuano Monja Caiolo e Agela Biondi - che il rinvio richiesto dalla Prefettura possa portare alla positiva conclusione della vertenza e quindi alla salvaguardia dei posti dei 12 lavoratori tenuto conto, peraltro, che l’aggiudicazione del servizio è temporaneo per soli 6 mesi, trascorsi i quali il diritto dei lavoratori verrebbe contrattualmente a cadere.”
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