Pesca; on. Salvo Pogliese (FI - PPE): "Siamo contrari all'introduzione di una quota di pesca del pesce spada in ambito Ue".

“Siamo contrari all’introduzione di una quota di pesca del pesce spada annuale (Tac) che manderebbe sul lastrico centinaia d’imprese di pesca, non solo nel nostro Paese”: lo afferma l’eurodeputato di FI-PPE, Salvo Pogliese. 

“L’istituzione della quota pesca per il pescespada, in 10138 tonnellate annuali per tutta l’area Ue, con una proporzionale riduzione del 25 % nell’arco dei cinque anni successivi, è deleteria – prosegue l’on. Pogliese -. Non tutela affatto le specie marine e causerà nocumento all’economia delle imprese di pesca, anche dei piccoli e piccolissimi armatori che, nel breve volgere di poche settimane di pesca l’anno, saranno costretti ad interrompere l’attività”. 

Per l’on. Pogliese “in alternativa, una soluzione potrebbe essere quella di autorizzare le imbarcazioni oggi abilitate alla cattura solo del pesce spada, alla pesca del tonno rosso, atteso che questa specie è stata oggetto di ricostituzione, come ampiamente riconosciuto da studi scientifici.” 

“La bozza di raccomandazione, prevede, inoltre, un periodo di divieto di pesca del pesce spada dall’1 gennaio al 31 marzo, nonchè il fermo di pesca dell’”Alalunga” dall’1ottobre al 30 novembre di ogni anno: su questo siamo in sintonia, perché i due periodi di “stop” tutelano le specie marine senza arrecare danni alle imprese di pesca” chiude l’on. Pogliese.

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