PALERMO: CARMELA REMIGIO TORNA NEL TEATRO CHE L’HA LANCIATA, E INTERPRETA ADALGISA NELLA NORMA DI BELLINI


Dal 19 al 28 febbraio al Teatro Massimo, in un apprezzato allestimento di Luigi Di Gangi e Ugo GiacomazziRitorna al Teatro Massimo di Palermo – lì dove la sua carriera ebbe inizio, quando aveva appena 19 anni – il soprano Carmela Remigio, ancora una volta nelle vesti di Adalgisa nella Norma di Vincenzo Bellini, a partire da domenica 19 febbraio 2016.
 Fu proprio il teatro siciliano a segnare il debutto in un’opera lirica del soprano abruzzese, allora nemmeno ventenne e quasi sconosciuta, ma prima classificata al “Luciano Pavarotti International Voice Competition” di Philadelphia. Dopo quel premio infatti, nella primavera del 1993, le fu affidato il ruolo di protagonista nell’Alice di Giampaolo Testoni al Massimo. Da lì una sfolgorante carriera internazionale che l’ha vista calcare i palcoscenici più prestigiosi del mondo - dal Teatro alla Scala al Festival di Salisburgo, da Covent Garden al Teatro La Fenice, dal Teatro San Carlo al Festival Aix-en-Provence – con grandi direttori, come Claudio Abbado, Antonio Pappano, Myung-Whun Chung, Daniel Harding, Gustavo Dudamel, Riccardo Chailly e Daniele Gatti, e acclamati registi, come David McVicar, Pier Luigi Pizzi, Graham Vick, Damiano Michieletto, Robert Wilson e Peter Brook, divenendo presto interprete mozartiana di riferimento. Dopo Alice, il soprano – Premio Abbiati 2016 come miglior cantante – ha interpretato al Teatro Massimo anche I capuleti e i Montecchi di Bellini, Dido and Æneas di Purcell, La bohème di Puccini, The Rake's Progress di Stravinksij, nonché il Requiem di Faurè e la Messa in do minore di Mozart. Reduce dal recente successo come Marguerite nel Faust di Gounod a Firenze, Carmela Remigio torna a incarnare la giovane ministra del tempio di Irminsul Adalgisa, in un nuovo allestimento di Norma firmato dai registi siciliani Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi, già applaudito a Macerata ad agosto. Sul podio è impegnato Gabriele Ferro. “Sono felice di tornare al Teatro Massimo – dice il soprano - un teatro splendido, a cui sono molto affezionata, anche perché rappresenta l’esordio della mia carriera. Ed è anche un onore poter lavorare accanto a Mariella Devia, la più grande belcantista d’oggi, con cui ho già cantato in Norma a Bologna, con la direzione di Michele Mariotti, nel 2013. Di Norma – prosegue il soprano – ho interpretato in varie occasioni sia il ruolo del titolo sia quello di Adalgisa. Vincenzo Bellini ha immaginato due donne allo specchio: Adalgisa è una sorta di giovane Norma, destinata ad essere fatalmente sedotta dallo stesso uomo che ama la grande sacerdotessa. La complementarità dei due personaggi è evidente soprattutto nei duetti: seppur con testo diverso, le note affidate alle due parti sono identiche, così come gli acuti, sicché le due voci sembrano sposarsi alla perfezione". Lo spettacolo è replicato a Palermo fino al 28 febbraio. Dopo Norma, Carmela Remigio sarà Elisabetta nella Maria Stuarda al Teatro dell’Opera di Roma (22, 24, 26, 28 marzo, 1 aprile), Elettra in Idomeneo a Pistoia, nell'ambito dell'ottantesimo Maggio Musicale Fiorentino, dal 25 aprile, Donna Anna nel Don Giovanni al Gran Teatre del Liceu di Barcellona dal 19 giugno.
Recentemente insignita del prestigioso “Premio Abbiati”, il soprano Carmela Remigio intraprende lo studio del canto con Aldo Protti, perfezionandosi poi con Leone Magiera. Dopo aver vinto nel 1992 il “Luciano Pavarotti International Voice Competition”, debutta - appena diciannovenne - nel ruolo della protagonista dell’opera Alice di Giampaolo Testoni al Teatro Massimo di Palermo. Dopo le prime scritture in ruoli del repertorio barocco si dedica alle opere di Mozart, cantandone tutti i maggiori ruoli da protagonista: Susanna e la Contessa ne Le nozze di Figaro, Vitellia ne La clemenza di Tito, Fiordiligi in Così fan tutte, Pamina in Die Zauberflöte, Elettra e Ilia in Idomeneo. Ha interpretato oltre trecentocinquanta recite del Don Giovanni, sia nei panni di Donna Elvira sia in quelli di Donna Anna, ruolo che le ha dato l’opportunità di collaborare con Peter Brook e con Claudio Abbado. Da allora ha lavorato con direttori come Antonio Pappano, Myung-Whun Chung, Jeffrey Tate, Daniel Harding, Gustavo Dudamel, Daniele Gatti, Riccardo Chailly, Gianandrea Noseda, John Axelrod, Roberto Abbado, Lorin Maazel, Michel Plasson, Eliahu Inbal, Kent Nagano, Rinaldo Alessandrini, e con registi quali David McVicar, Graham Vick, Pier Luigi Pizzi, Federico Tiezzi, Karole Armitage, Mario Martone, Luca Ronconi, Damiano Michieletto, Robert Wilson. Tra gli altri ruoli ha interpretato Alice nel Falstaff, Desdemona in Otello, la Messa da Requiem, Amelia in Simon Boccanegra, Violetta ne La traviata; Mimì ne La Bohème, Liù in Turandot, tutti e tre i ruoli da protagonista del “Ciclo delle tre regine Tudor” (Maria Stuarda, Roberto Devereux e Anna Bolena), Norma e Adalgisa (Norma), Micaela (Carmen), Cleopatra (Giulio Cesare), Marguerite (Faust), Malwina (Der Vampyr), Alceste, Euridice (Orfeo ed Euridice), Tatiana in Evgenij Onegin, Anne Trulove in The Rake’s Progress di Stravinskij, Miranda ne La donna serpente. Si esibisce sia nel repertorio operistico sia in quello da camera – sacro e profano - nei principali teatri, festival musicali e sale da concerto in Italia e all’estero: la Carnegie Hall di New York, il Teatro alla Scala di Milano, il Festival di Salisburgo, la Royal Opera House di Londra, il Teatro Petruzzelli di Bari, il Teatro Carlo Felice di Genova, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro Regio di Torino, il Teatro Verdi di Trieste, lo Sferisterio Opera Festival di Macerata, il Rossini Opera Festival di Pesaro, il Teatro dell'Opera di Roma, il Festival di Aix-en-Provence, La Monnaie di Bruxelles, nonché a Losanna, Tokyo, Trieste, Lugano, Firenze, Los Angeles, Miami, Parigi. Tra le sue incisioni discografiche sono di particolare rilievo le due edizioni di Don Giovanni, una diretta da Claudio Abbado (Deutsche Grammophon) e l’altra da Daniel Harding (Virgin), lo Stabat Mater di Rossini con la direzione di Gianluigi Gelmetti (Agorà), Arie Sacre Verdiane con la direzione di Myung-Whun Chung (Deutsche Grammophon), un doppio CD dal titolo Arias (Universal-Decca) dedicato a Tosti e a Rossini.

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