Crocetta: La Sicilia ai siciliani, non siamo una colonia di Roma e Milano

Basta con gli attacchi alla Sicilia. Se i siciliani guardano le emittenti e la stampa nazionali, vedono una Sicilia che non riscontrano nella realtà. Se per esempio in un ospedale di Parma o di Milano si scopre qualcuno che fa interventi inutili per danneggiare la gente, lì non c'è la malasanità. Se invece succede un episodio in un ospedale siciliano, allora si tratta di malasanità.
Eppure questa Sicilia, in questi anni, è andata avanti sulla sanità e siamo all'ottavo posto in Italia per i livelli essenziali di assistenza, mentre nel 2012 eravamo al penultimo posto.
Sui fondi europei, non è vero che non si spendono, era vero. Oggi i fondi europei si spendono e l'anno scorso abbiamo fatto le migliori performance in Italia. Il pil in Sicilia decresce, dice qualcuno, prendendo ad esempio i dati dal 2009 ad oggi, dimenticando che dal 2007 al 2013 abbiamo perso 14 punti e che noi negli ultimi due anni e mezzo siamo i primi in Italia per pil, il doppio della media nazionale, più della Lombardia.
Abbiamo tanti problemi, ma sono i problemi del passato creati da quelle classi dirigenti, i vecchi uomini, che parlano oggi, riferendosi al passato, di una Sicilia dei miracoli, fantastica, in ordine...
Invece adesso con un governo che ha cominciato a fare una battaglia contro la corruzione, la clientela, che sta facendo crescere la Sicilia, qualcuno esalta il passato.
Indietro non si torna, i siciliani non vogliono tornare indietro.
E sicuramente non saranno quelli di Milano che in Sicilia hanno fatto affari con gli appalti, con la sanità, con le Consip a decidere il futuro della Sicilia.
Non saranno neppure i politici di Roma a decidere.
Il nuovo presidente della Regione lo decideranno i siciliani. Dobbiamo scoprire l'orgoglio di essere siciliani, dicendo che in Sicilia devono decidere i siciliani. L'autonomia della Sicilia non piace a Roma o a Milano per un motivo molto semplice, perchè la Sicilia l'hanno sempre considerata una colonia per farsi gli affari. Da quando c'è questo governo, gli affari non li fanno più.
Allora avanti tutta, riscopriamo il nostro orgoglio.
Abbiamo tanti problemi, ma stiamo crescendo e non vogliamo tornare al passato. Avanti tutti insieme, orgogliosi di essere siciliani, sapendo che noi saremo gli artefici del nostro futuro. I siciliani dovranno essere i protagonisti della propria libertà, è una battaglia per lala dignità e per l'orgoglio. Facciamola insieme.


Post 7 Luglio 2017
Rosario Crocetta Presidente della Regione Siciliana



La Sicilia ai siciliani, non siamo una colonia di Roma e Milano
La Sicilia ai siciliani, non siamo una colonia di Roma e Milano Basta con gli attacchi alla Sicilia. Se i siciliani guardano le emittenti e la stampa nazionali, vedono una Sicilia che non riscontrano nella realtà. Se per esempio in un ospedale di Parma o di Milano si scopre qualcuno che fa interventi inutili per danneggiare la gente, lì non c'è la malasanità. Se invece succede un episodio in un ospedale siciliano, allora si tratta di malasanità. Eppure questa Sicilia, in questi anni, è andata avanti sulla sanità e siamo all'ottavo posto in Italia per i livelli essenziali di assistenza, mentre nel 2012 eravamo al penultimo posto. Sui fondi europei, non è vero che non si spendono, era vero. Oggi i fondi europei si spendono e l'anno scorso abbiamo fatto le migliori performance in Italia. Il pil in Sicilia decresce, dice qualcuno, prendendo ad esempio i dati dal 2009 ad oggi, dimenticando che dal 2007 al 2013 abbiamo perso 14 punti e che noi negli ultimi due anni e mezzo siamo i primi in Italia per pil, il doppio della media nazionale, più della Lombardia. Abbiamo tanti problemi, ma sono i problemi del passato creati da quelle classi dirigenti, i vecchi uomini, che parlano oggi, riferendosi al passato, di una Sicilia dei miracoli, fantastica, in ordine... Invece adesso con un governo che ha cominciato a fare una battaglia contro la corruzione, la clientela, che sta facendo crescere la Sicilia, qualcuno esalta il passato. Indietro non si torna, i siciliani non vogliono tornare indietro. E sicuramente non saranno quelli di Milano che in Sicilia hanno fatto affari con gli appalti, con la sanità, con le Consip a decidere il futuro della Sicilia. Non saranno neppure i politici di Roma a decidere. Il nuovo presidente della Regione lo decideranno i siciliani. Dobbiamo scoprire l'orgoglio di essere siciliani, dicendo che in Sicilia devono decidere i siciliani. L'autonomia della Sicilia non piace a Roma o a Milano per un motivo molto semplice, perchè la Sicilia l'hanno sempre considerata una colonia per farsi gli affari. Da quando c'è questo governo, gli affari non li fanno più. Allora avanti tutta, riscopriamo il nostro orgoglio. Abbiamo tanti problemi, ma stiamo crescendo e non vogliamo tornare al passato. Avanti tutti insieme, orgogliosi di essere siciliani, sapendo che noi saremo gli artefici del nostro futuro. I siciliani dovranno essere i protagonisti della propria libertà, è una battaglia per lala dignità e per l'orgoglio. Facciamola insieme.
Pubblicato da Rosario Crocetta su Venerdì 7 luglio 2017

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