La Cgil esprime solidarietà alla donna nigeriana vittima di violenza. Alle 13 la responsabile migranti Bijou Nzirirane in visita al Civico con le donne di Benin City. “La comunità nigeriana deve ribellarsi”.

La Cgil Palermo esprime solidarietà nei confronti della giovane nigeriana che, per sfuggire al suo sequestratore, che la teneva segregata in casa per farla prostituire, e che aveva minacciato di sfregiarla col vetro, si è lanciata dal balcone, rimanendo gravemente ferita. Oggi alle 13, la responsabile dei migranti della Cgil, Bijou Nzirirane, si recherà in ospedale, al reparto di ortopedia del Civico, a far visita alla donna. “Andrò assieme a una delegazione delle donne di Benin City Palermo. Saremo lì per esserle vicine, per non farla sentire sola – dichiara Bijou Nzirirane - Le donne devono imparare a denunciare subito la violenza che subiscono, in tutte le sue forme. La violenza comincia con le minacce, non bisogna aspettare di essere picchiate o di essere trasformate in schiave di organizzazioni criminali. Bisogna vincere la paura al primo campanello d'allarme. Oggi esistono delle associazioni in grado di raccogliere gli appelli delle donne in pericolo, come le donne di Benin City, l'associazione anti tratta, o il sindacato”. “Soprattutto – aggiunge Bijou Nzirirane - la comunità nigeriana dovrebbe essere vicina alle tante connazionali che continuano a Palermo a essere non solo vittime del giro della prostituzione ma anche picchiate nelle loro stesse famiglie. E in questa occasione la comunità nigeriana dovrebbe avere il coraggio di essere pubblicamente vicina alla ragazza che ha subito questa violenza. La donna continua a essere oggetto nelle mani dell'uomo, dobbiamo riprenderci la libertà di vestirci come vogliamo, di lasciare un compagno senza essere uccise, di avere un figlio senza essere licenziate. La donna deve riprendersi la libertà per costruire il suo futuro”.

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