Mafia, confisca da 1,5 miliardi di euro a eredi di Patti, ex patron del villaggio Valtur


La Dia di Palermo ha eseguito una maxi confisca da 1,5 miliardi di euro nei confronti degli eredi di Carmelo Patti, imprenditore ed ex proprietario del villaggio Valtur, morto due anni fa.


Il provvedimento, chiesto dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Trapani presieduta da Piero Grillo, è uno tra i più importanti della storia giudiziaria italiana così sottolineano gli investigatori.

In particolare Patti da sempre vicino al super latitante Matteo Messina Denaro in ben 20 anni avrebbe scalato il mondo imprenditoriale nel settore turistico avvalendosi di amicizie molto discusse.
A rendere granitico il quattro probatorio negli anni anche le dichiarazioni del pentito Angelo Siino che lo avrebbe da sempre collegato con la mafia trapanese. In particolare Patti avrebbe tessuto rapporti dal padre al cognato della "Primula rossa" di Castelvetrano.

Sono passati definitivamente allo Stato oltre alla Valtur, in amministrazione straordinaria, tre resort al momento chiusi (Punta Fanfalo, Favignana; Isola Capo Rizzuto, Crotone; ), il Golf club Castelgandolfo, una imbarcazione in legno di 21 metri, la “Valtur Bahia”. E poi ancora 400 ettari di terreni, 232 immobili e 25 società che operano anche nel settore del cablaggio di componenti elettrici per autovetture. 

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Rettifica richiesta dalla Dia di Palermo.
La D.I.A. di Palermo precisa che in relazione alla confisca del patrimonio di Patti Carmelo riguardante – tra gli altri - il Resort Kamarina Beach srl, allo stato non ultimato, sito in località Kamarina di Ragusa di proprietà della MEDITERRANEO VILLAGES Spa in as, non è in alcun modo riferibile al kamarina Resort apparso nelle immagini odierne, del tutto estraneo al provvedimento in argomento.

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