di Ambra Drago
Il tema dell'emergenza abitativa è ritornato alla ribalta dopo l'uccisione di Aldo avvenuta sotto i portici di piazzale Ungheria a Palermo ma che riguarda ben 400 persone senza fissa dimora senza tenere conto di altri aspetti come possono essere gli sgomberi e gli sfratti esecutivi,1600 al momento a Palermo. Di tutto questo si è dibattuto nell'aula Rostagno di Palazzo delle Aquile in un assemblea cittadina del Sunia (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari) a cui si è affiancato il sostegno della Cgil rappresentata dal segretario generale di Palermo, Enzo Campo.
“Bisogna iniziare ad affrontare seriamente il tema del disagio abitativo che è legato anche alla mancanza di lavoro sottolinea Zahir Darwin- segretario del Sunia Palermo. Da quando è iniziata la crisi economica questa problematica è diventata seria acuendo il disagio. In cinque anni sono oltre 2000 gli iscritti nelle liste senza una casa, quadruplicando il numero dei senza fissa dimora che vivono in ripari di fortuna
dalla Stazione al Politeama dal Porto fino a via Strasburgo.Sabato sera ci siamo accodati a un’ associazione partecipando alla loro ronda nel consegnare coperte e pasti caldi e ci siamo resi conto ancor di più che le risposte
che arrivano dalla pubblica amministrazione sono insufficienti. Tra l'altro una piccola parte delle persone
non hanno accettato di andare nei dormitori segno che le risposte offerte in tema di assistenza non sono adeguate alle loro esigenze. Come molti di voi sapranno a un certo orario si devono lasciare i dormitori e tornare a vivere in strada
Cerchiamo di sollecitare l’amministrazione e provare a elaborare una soluzione. Stiamo con statando che abbiamo 1600 sfratti esecutivi e si calcola che negli ultimo cinque anni nel campo dell’edilizia abbiamo perso oltre 10mila posti e stiamo parlando solo di un settore. Se non c’è rilancio dell’economia ci può essere una soluzione al problema della casa".
La volontà emersa in questa assemblea hanno sottolineato i diversi relatori è quella di portare un documento ricco di proposte al sindaco Orlando ( invitato insieme all'assessore Mattina) in modo da rendersi subito operativi.
"Una prima soluzione- continua Zahir Darwin- è quella di mettere insieme i fondi comunali, regionali, nazionali e europei insieme per creare un progetto e crediamo come sia ormai chiaro il fatto che il Comune e la Regione debbano dare delle risposte. Quest e potrebbero concretizzarsi nell'utilizzo dei proventi derivanti dall'affitto degli immobili comunali se non dalla vendita di alcune strutture. Un'altra soluzione potrebbe essere l'immediata disponibilità dell'ospedale militare, voglio ricordare che dal 14 gennaio le famiglie sgomberate da via Savagnone rimarranno scoperte.
Vorremmo un tavolo di confronto e ci auguriamo che ci sia il contributo di tutti".
Sul tema emergenza casa è intervenuto anche il presidente del comitato direttivo del Sunia, Nino Rocca:"
“La nostra posizione è chiara ci muoviamo principalmente su tre assi. Il primo è quello dell' emergenza abitativa, e abbiamo atteso sette anni ma non si sono fatte le cose necessarie per contenere il fenomeno, ora Orlando deve scendere in campo per risolvere il problema che riguarda tutti i cittadini senza distinzione di razza, religione o altro.Aldo ad esempio era di nazionalità algerina,abitava in Francia e poi aveva deciso di vivere a Palermo. Il segnale che chiediamo al sindaco, continua Nino Rocca- è di fare maturare la nostra richiesta di chiedere l’utilizzo delle caserme vuote perché sono in ottime condizioni, sono dotate di ampi spazi ed è un a proposta concreta che si può attuare in attuate in breve tempo. Il secondo asse è che si costituisca una task force al Comune, che serva di attivare del lavoro in settori strategici come possono essere l’energia alternativa o i rifiuti. E poi bisogna intervenire per azionare quello che noi chiamiamo antimafia sociale. Insomma quando una famiglia non trova un immobile da abitare, è in difficoltà, è normale che si rivolge al boss di turno favorendo da parte della criminalità un controllo sulle persone e sul tessuto sociale".
In conclusione h apreso la parola il segretario generale della Cgil Palermo, Enzo Campo: “Palermo e la Sicilia vivono da tempo una condizione economica devastante, noi come organizzazione sindacale ci occupiamo di un aspetto da non sottovalutare ovvero quello della crescita della città. Fin ora ci sono state promesse che non si sono trasformate in impegni concreti. Abbiamo fatto diversi incontri a fine novembre con l’amministrazione comunale, con dei tavoli in cui uno era dedicato all’emergenza abitativa ed era presente l’assessore Mattina, ma anche sul tema della perdita di posti di lavoro in alcuni settori importanti come l'edilizia. Insomma è vero che Palermo è stata Capitale della cultura, ma buona parte della città vive in condizioni precarie e disagiate e solo una piccola parte gode di quella serenità economica, lavorativa che gli permette di assaporare e vivere della vivacità culturale di questo ultimo anno. Essere Capitale della Cultura non basta. Stiamo parlando di un’emergenza che ha bisogno di progettualità e in questo contesto sia le istituzioni che le organizzazioni sindacali se non agiscono perdono giorno dopo giorno credibilità”.
Al termini dell'incontro è stato annunciato l'istituzione di un premio alla memoria di Aid Abdellah conosciuto come "Aldo", una borsa di studio rivolta ai giovani artiste la giuria sarà composta da personaggi del mondo della cultura e dell'arte che il clochard amava tanto.
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