Caltanissetta in onda il Saguto show, tira fuori in aula un'agenda: "Ecco i biglietti con le raccomandazioni"

Nell'aula del tribunale di Caltanisseta dove l'ex presidente della Sezione Misure di prevenzione, Silvana Saguto è imputata per la gestione "poco trasparente"dei beni confiscati va in onda il colpo di scena che non ti aspetti. La Saguto tira fuori un'agenda di colore blu 
 "L'altra sera ho ritrovato l'agenda in cui mettevo i biglietti che ricevevo ogni giorno. Mi segnalavano amministratori giudiziari da nominare. La consegnerò al tribunale questa agenda". E inizia a fare un elenco di persone: Ma c'erano anche avvocati che mi facevano segnalazioni. Persone di cui io mi fidavo". Fa una pausa e dice: "In questa agenda ci sono tutti. Tutti mi facevamo segnalazioni. Chiedevo solo che fossero persone qualificate, soprattutto persone che provenivano dal Dems, il corso voluto dai professori universitari Fiandaca e Visconti".

E poi continua come un fiume in piena la Saguto che ricorda il suo ingresso  in magistratura e i suoi punti di riferimento che si chiamavano Chinnici, Falcone e Borsellino.
"Sono stata destinata a Trapani e mi sono occupata fin da subito di misure di prevenzione. Eravamo in piena guerra di mafia ed era il momento in cui si era capito che l'aggressione ai patrimoni era un'arma nella lotta alla mafia". Così l'ex presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo Silvana Saguto ha iniziato il suo esame, condotto dalla difesa, nel processo in cui è imputata davanti al Tribunale di Caltanissetta per presunte irregolarità nella gestione dell'ufficio. Silvana Saguto ha riassunto la sua carriera in magistratura, dal ritorno a Palermo nel 1987 ai processi trattati. "Un mese dopo l'inizio del processo Mattarella - ha detto - ci fu la strage di Capaci e poi l'attentato a Borsellino. Da quel momento la mia vita è cambiata, avevo una tutela blanda e mi fu assegnata la scorta. Sono una persona a rischio diversi fatti non li ho neanche denunciati".

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