Carrillon, con Salvo Piparo e l'OGS al Politeama - 12-14 aprile

Carillon, la scatola sonora che evoca Palermo Al Politeama Garibaldi, da domenica 14 a martedì 16 aprile va in scena “Carillon, la scatola sonora” lo spettacolo di e con Salvo Piparo, con l’Orchestra Giovanile Siciliana diretta da Salvatore Percacciolo, il Coro Voci Bianche della Fondazione preparato da Fabio Ciulla e i movimenti scenici di Silvia Alù. Carrillon , la scatola sonora è lo spettacolo di e con Salvo Piparo con l’Orchestra Giovanile Siciliana diretta da Salvatore Percacciolo, e il Coro Voci Bianche della Fondazione preparato da Fabio Ciulla, che debutta domenica 14 aprile alle ore 18 al Politeama Garibaldi. Repliche per le scuole lunedì 15 aprile alle 10,30 e martedì alle 9,30 e alle 11,30. Assistente alla regia e ai movimenti scenici, Silvia Alù. Carrillon.
“Tutto comincia con un incantesimo di Morfeo ai danni dell'uomo - scrive Salvo Piparo nelle note di regia - da cui scaturisce un percorso mentale e onirico cucito sul tentativo di svegliarsi. L'invocazione a Sant'Onofrio "pilusu" porterà al ritrovamento di un vecchio carillon degli anni 80, piccolo meccanismo dal suono magico capace di aprire il lucernario dei ricordi e di scuotere le storie sotterrate di Palermo”. "Carillon, la scatola sonora" è quel meccanismo dentro ogni racconto, un vortice di musica, silenzi, fiati e sentimento di parola, la lingua di Palermo è la sua giostra, colui che muove il braccio di questa scatolanarrativa sonora è un girovago, un uomo indurito dal tempo, che ha per mantello una buccia dura che si apre al suono dei ricordi. Lo spettacolo è una ballata, un "cunto" concentrato su divertenti musioni e parole in disuso di una saggezza antica. Si comincerà proprio con un racconto d’infanzia, dove per strada un pianino a cilindro scandiva gli antichi ricordi, ed ecco che inizia una favola per parlare della nascita della parola Italia, per dare posto infine ai racconti del Pitrè. Non mancherà un omaggio alla storia dei paladini di Francia con il racconto di Astolfo sulla Luna per poi chiudere la scena con la fiaba di un bambino, che camminando per la città, incontrerà per la prima volta… il Mare. Una maniera per ritornare alle origini, divertendo e scuotendo coscienze e sentimenti popolari. Le musiche di Carillon. Benjamin Britten (1913-1976) Soirées musicales op. 9, Suite su musiche di Gioachino Rossini - March (Pas de soldats, da Guillaume Tell, atto III) - Canzonetta (La promessa, n. 1 dalle Soirées musicales) - Tirolese (La pastorella dell’Alpi, n. 6 dalle Soirée smusicales) - Bolero (L’invito, n. 5 dalle Soirées musicales) - Tarantella (La charité, n. 3 da: 3 Choeurs religieux) Durata: 11 min. Benjamin Britten, Three two-part Songs (Tre canti per coro di ragazzi), trascrizione e traduzione di Fabio Ciulla The ride by nights (La cavalcata di notte); The rainbow (L’arcobaleno);The ship of Rio (La nave di Rio); Durata: 6’. Maurice Ravel (1875 -1937) Ma mère l'oye. Pavane de la Belle au bois dormant (Pavane della Bella addormentata); Petit poucet (Pollicino); Laideronnette, impératrice des pagodes (Laideronnette, imperatrice delle pagode);Les Entretiens de la Belle et la Bête (I dialoghi della Bella e la Bestia); Le Jardin féerique (Il giardino fatato). Durata: 19’. Igor' Fëdorovič Stravinskij (1882 -1971), Suite n. 2 per piccola orchestra; Marche - Valse - Polka - Galop e Trio. Leonard Cohen (1934 –2016) Hallelujah, trascrizione di Giuseppe Vasapolli

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