Piazzetta Bagnasco cambia volto con eventi sino a dicembre: l'impegno dell'Associazione con il Comune

"Il Comune aveva fatto la sua parte pavimentando piazzetta Bagnasco, il tema adesso è di mantenerla.Ci siamo costituiti in un'associazione e diventati un interlocutore dell'amministrazione-sottolinea Donato Didonna- presidente dell'associazione "Piazzetta Bagnasco" abbiamo fatti incontri con il vice sindaco Fabio Giambrone, con Norata Galatioto il presidente della Rap e con il  vice comandante della polizia municipale, tutti disponibili. Abbiamo fatto un progetto culturale che provvede anche all'arredamento della piazza.Abbiamo chiesto pagando lo spazio per le fioriere e poi più avanti questo luogo sarà chiuso e si svolgeranno tante attività culturali e artistiche. Noi immaginiamo anche un cinema all'aperto con la cuffia, come avviene in altre città d'Europa. Abbiamo fatto questa iniziativa prendendo punto dalla storia".
Pochi conoscono chi era Francesco Bagnasco, colui che ha dato il nome a questa piazzetta che si trova nel cuore del centro di Palermo, a pochi passi da via Ruggero Settimo, via Stabile e il Politeama, circondata da tanti palazzi e sulle sue panchine ritrovo anche per ragazzi.


Bagnasco era un patriota palermitano che ebbe il merito di rinnovare la comunicazione rivoluzionaria, la notte tra il 9 e il 10 gennaio del 1948 affisse dei manifesti ch sin modo provocatorio affermavano che il giorno 12 ( anniversario di re Ferdinando II di Borbone) la monarchia sarebbe caduta, perché non concedeva la Costituzione e questo innescò i moti.
"Ora qui la rivoluzione da fare è quella del decoro- afferma Di Donna-abbiamo messo gli avvisi sugli alberi nelle fioriere con il cartello "E' una fioriera non è una pattumiera" e dietro la storia di Francesco Bagnasco".
Un cambiamento che deve avere come protagonista soprattutto i cittadini."L'associazione vuole raccogliere i portatori di interesse, tra cui commercianti, i residenti, chi la vive ma anche i proprietari che magari hanno affittato i loro appartamenti. Un'azione sinergica che renderà la piazza più attraente ed ha tutte le caratteristiche per essere uno dei salotti di Palermo".

Sono diverse le problematiche che riguardano il luogo ma l'Associazione non si perde d'animo e mira a una collaborazione continua con tutte le parti coinvolte."Ci sono dei locali e quindi ci sono i problemi legati all'emissioni di fumi o sonore - racconta Donato Didonna- ma stiamo cercando delle soluzioni come ad esempio potremmo proporre una serata danzante con l'uso delle cuffie. Noi non ci fermiamo cerchiamo di fare rete".
Intanto la piazza ha iniziato a cambiare volto ospitando un primo evento, che ha visto impegnati il maestro Marco Betta e l'artigiano gelatiere, Antonio Cappadonia che hanno offerto ai partecipanti un viaggio in un mix sensoriale di note e gusti, come quello del sorbetto, mentre giovedì ci sarà la presentazione di un libro.

"Il volume si chiama "Arma, acciaio e malattie" tratta con un approccio interdisciplinare perché sono stati europei a scoprire l'America e non altre popolazioni. Ovviamente il tema ha delle spiegazioni di carattere antropologico, culturale, economico interessanti da capire perché gli sviluppi non sono mai causali. Un'altra idea conclude Didonna è quella di realizzare un confronto e far raccontare le proprie esperienze ai tanti giovani che hanno lasciato Palermo per lavoro affermandosi all'estero".

Il progetto di questa serie di eventi intanto durerà sino a dicembre.

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