Premio giornalistico internazionale Matano 6-8 luglio a Lampedusa. Mulè: "Amava noi, il lavoro e quest'isola speciale"


di Ambra Drago
Solidarietà, cultura giornalismo e impegno sociale c’e tutto questo nel premio "Lampedu's Amore" dedicato alla giornalista, Cristiana Matano, scomparsa l'8 luglio del 2015 dopo una lunga malattia.
"Era un'ottima giornalista che amava il suo lavoro, la famiglia e Lampedusa dove ha scelto di riposare. Un luogo-racconta Elvira Terranova- responsabile della sede siciliana dell'AdnKronos (legata da una profonda amicizia con Cristiana) amato anche dal marito,giornalista del Giornale di Sicilia, Filippo Mulè e dalla figlia Marta. Non è mai facile realizzare un evento di questa importanza e per questo voglio ringraziare oltre Filippo Mulè, il teatro Massimo per l'ospitalità e i tanti sponsor. Quest'anno la serata conclusiva sarà il giorno 8 in piazza Castello dove saranno consegnati i premi giornalisti Cristiana Matano. Io faccio parte della giuria insieme ad altri qualificati colleghi e posso dirvi che sono giunti una cinquantina di elaborati che in questi giorni stiamo esaminando, sono davvero interessanti".

Alla conferenza stampa di presentazione della tre giorni (dal 6 all'8 luglio) ha partecipato colui che ha voluto fortemente il premio, Filippo Mulè, marito e anche giornalista, al quale abbiamo chiesto come sua moglie Cristiana svolgeva la professione e soprattutto un ricordo personale."Lei aveva un contratto a tempo indeterminato, aveva rinunciato e deciso di fare la freelance il tutto dettato da motivi familiari, aveva una figlia piccola e la lontananza le pesava. La professione la svolgeva con entusiasmo e poi era una persona vicina al prossimo e agli ultimi. E quando si parlava di Lampedusa e dei temi dell'immigrazione e dell'accoglienza lei era sempre in prima linea e le brillavano gli occhi, amava quest'isola. Noi questa manifestazione non potevamo che dedicarla a lei e alla sua Isola".

Anche quest'anno l'Assostampa presente alla conferenza con il segretario regionale e l'Ordine dei Giornalisti di Sicilia con il presidente Giulio Francese sono stati vicini al premio.
"Il piacere di ricordare Cristiana Matano-sottolinea Roberto Ginex- tra le donne che si è impegnata nel sindacato, lei che aveva fatto anni di precariato. Il suo un esempio soprattutto nel momento in cui la professione giornalistica sta attraversando un momento critico. La libertà di stampa va difesa sempre anche nel nome di una professionista come Cristiana Matano". 

Un pensiero da presidente dell'Ordine, il premio è rivolto ai giornalisti, ma anche uno personale ha voluto dare Giulio Francese: "I tempi sono difficili adesso la nostra cronaca si occupa di porti chiusi, di cariche umane bloccate su navi e informare sembra esser diventato complicato. Ci sono limitazioni come a Pozzallo dove gli operatori televisivi non possono avvicinarsi se non hanno un permesso di 5 giorni. Noi abbiamo una grande responsabilità, dobbiamo ricordarlo, ovvero quella di informare. Per quel riguarda il Premio Matano, voglio sottolinearne l'importanza della continuità. Ma vorrei per un attimo spogliarmi dal ruolo e ricordare Cristiana. L’ho conosciuta prima ancora che venisse a Palermo, ero direttore di un emittente della provincia e l’ho avuta con me. Non c’è voluto molto che lei diventasse una beniamina del pubblico, sapeva conquistare. Parlare oggi di lei, mi sembra di parlare di un viaggio lontano ma posso dire che i colleghi partecipano al Premio con entusiasmo e il miglior modo per tenere in vita Cristiana credo sia questo”.
Successivamente ha preso la parola il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando:" Ogni anno avverto con questa operazione di memoria di cogliere il segno dei tempi. Ci sono due costanti da un lato è Cristiana e dall'altro è Lampedusa. Credo che Cristiana fosse tutto tranne che pesante, era leggera portatrice di valori e credo anche che Palermo come Lampedusa stiano recuperando leggerezza contro una visione che considera il diverso (per cultura, etnia) come qualcosa di cui avere paura".
Il premio è giunto alla sua quarta edizione e quest'anno vede un programma molto ricco di eventi come sottolineato da Filippo Mulè.
Si parte il 6 luglio con il teatro di qualità di Giuseppe Cederna e il suo “ Da questa parte del mare”. Il 7 luglio nel tardo pomeriggio ci sarà un evento sportivo, con la passeggiata di 3Km affidata a Rachid Berradi e Osama Zoghlami, aperta a tutti e che vuole celebrare le bellezze paesaggistiche dell'Isola, i partecipanti raggiungeranno la Porta d’Europa. Poi la serata prevede in piazza Castello “ I Suoni del Sud” con Bruno Sas, Mario Incudine e Cheis Obehi, serata presentata da Salvo La Rosa .
L’ultimo giorno, l’8 luglio è previsto un convegno dal titolo:
“Lampedusa e il Mediterraneo, le vie della bellezza e dell’accoglienza” moderato dalla giornalista Elvira Terranova, responsabile della sede siciliana di AdnKronos .Al convegno parteciperà anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris che appena ha saputo che Cristiana era nata a Napoli e la sua storia ha accettato l’invito”.Ma il parterre vede anche Pietro Bartolo, medico e europarlamentare, Adham Darawsha, assessore comunale di Palermo alle Culture, Guido D'Ubaldo, segretario nazionale Odg, Giulio francese, presidente Odg Sicilia, Mario Incudine, cantante e poi Salvatore Martello, sindaco di Lampedusa insieme a Matteo Mohorovicich, giornalista e Matteo Motta, segretario FNSI.
Per quanto riguarda la cerimonia di consegna dei premi giornalistici Cristiana Matano che prevede diverse sezioni (stampa Estera, stampa Nazionale e il giornalista Emergente, poi un premio speciale, su proposta della giuria, più un segmento dedicato agli studenti delle Pelagie che hanno partecipato al corso di formazione giornalistica)”.
Ospite della serata l’attore Ernesto Maria Ponte e il cantante Roy Paci, a condurre saranno Simona Branchetti de Tg5 e Salvo La Rosa.
Quest’anno Tgs seguirà la tre giorni. La cerimonia di apertura e lo spettacolo teatrale sarà presentata dalla giornalista responsabile delle News di Tgs, Marina Turco.

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