LETTERA APERTA ALLA SIGNORA MINISTRA DELL’ ISTRUZIONE PROF.SSA LUCIA AZZOLINA

Esimia signora Ministra, 
sono un nonno preoccupato per la stabilità psichica dei miei nipoti, soprattutto per quello iscritto al primo anno della scuola secondaria di I° grado. Mi permetto disturbarLa perché, a proposito delle lezioni on line, ricevo la sensazione, e non sono il solo, che alcuni insegnanti non seguano le indicazioni del MIUR a differenza di altri che si preoccupano di curare il “sociale” dei ragazzi e di non caricarli di molti compiti, come è giusto che sia, secondo le indicazioni Sue e di Dirigenti Scolastici “illuminati”.
Premesso che i ragazzi sono già stressati perché da due mesi sono costretti a stare in casa e che non tutti posseggono un tablet o un telefono, (mio nipote per esempio ha perduto il telefono poco prima della chiusura obbligata), non si capisce perché alcuni insegnanti si ostinino a caricare i ragazzi di compiti, ricerche, disegni ed altro con l’aggravante di usare diverse forme di comunicazione on line, le quali allungano i tempi di impegno e li stressano ancor di più. E se i compiti, non certo tanti, potrebbero essere considerati, a prescindere dalla cultura, una maniera per occupare il tempo, quello che fa veramente male ai ragazzi, è la mancanza di gratificazione per l’impegno profuso, accompagnata dalla minaccia di ricevere una insufficienza o di prendere un quattro, come è avvenuto. Ricordavano che il compito principale degli insegnanti fosse quello di accompagnare i ragazzi al “sapere essere”. Di questo passo saremo costretti noi ad accompagnarli, ma dallo psicologo. Allora gentile signora Ministra, a nome di tutti i nonni, la prego, e ne sarei lieto, se desse uno sguardo alle problematiche di cui sopra. Non aspettiamo altro che sentire i nostri nipoti distesi e tranquilli, per quanto possano esserlo in questa terribile tragedia pandemica che stiamo vivendo. Sicuri del Suo interessamento, la ringraziamo anticipatamente e porgiamo distinti saluti con osservanza Palermo 24 aprile 2020 per tutti i nonni preoccupati Antonino Reginella

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