Furti e rapine tra Partinico, Agrigento e Trapani. Com. prov. Guarino:"Criminalità che crea allarme sociale"

di Ambra Drago
"Le attività investigative-racconta Arturo Guarino- Comandante provinciale dei Carabinieri di Palermo- sono state portate avanti dalla Stazione di Camporeale e eseguite dalla Compagnia di Partinico. In due anni, l'impegno di un piccolo reparto dell'Arma (sono 11 i carabinieri di Camporeale) che sono riusciti a raccogliere diversi elementi probatori in modo da indurre la Procura a sposare la nostra tesi. Un meccanismo che ci ha permesso di contrastate due gruppi familiari che operano a Camporeale e Partinico ma anche in provincia di Agrigento e Trapani e volti a compiere reati di particolare allarme sociale, dai furti in abitazione, ai furti di batterie delle maggiori compagnie telefoniche e rapine.Si tratta du persone che sono strutturalmente dedite a svolgere attività criminali sul territorio. Non parliamo di assetti mafiosi ma di criminalità italiana aggressiva che creano una certa apprensione nella popolazione. Vogliamo sottolineare l'importanza dell'Arma sul territorio e al tempo stesso per chiedere la collaborazione dei cittadini. Non non possiamo essere certi che non ci siano stati altri furti o altri episodi".
Sono ben 15 le misure cautelari eseguite dagli uomini della Compagnia di Partinico, in particolare (8 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 4 sottoposizioni all’obbligo di presentazione alla P.G.).
Gli indagati dovranno rispondere dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una pluralità di furti aggravati, prevalentemente di rame e batterie di ponti ripetitori ma anche di numerose autovetture e in abitazioni nei territori di Camporeale, Partinico e in diversi altri Comuni della Provincia di Palermo e di quelle di Trapani e Agrigento, nonché alla commissione dei delitti di ricettazione dei beni illecitamente sottratti, rapina e false denunce di furti.
"Le indagini hanno riguardato un primo gruppo di Camporeale- sottolinea Marco Pisano- Comandante dee i carabinieri della Compagnia di Partinico- che hanno svolto come attività principale i furti e poi espandendosi verso Partinico sono entrati in contatto con un altro gruppo criminale, che aveva una sua autonomia composto da sei italiani, tutti pregiudicati (a differenza del gruppo camporealese dove sono quasi tutti incensurati) e da li è nata una join venture sotto l'egida partinicese.Il reato associativo è stato contestato ai sei partinicesi, la reiterazione, la costanza ha fatto si da rendere pericolose le azioni con reazioni incontrollabili".

Tra gli episodi ricostruiti dagli investigatori c'è anche una rapina. "In realtà non è avvenuta durante le nostre indagini ma è stata ricostruita grazie a commenti fornite dagli indagati. Il reato sarebbe avvenuto nella provincia di Trapani e la vittima, un'anziana probabilmente era rimasta coinvolta dopo un iniziale furto all'interno dell'abitazione. La donna viene derubata di monili e denaro contante".
Per quanto riguarda la violenza sessuale ai danni di una infraquattordicenne il comandante Pisano ha chiarito:"Un episodio in realtà dove non è stato contestato uno specifico caso di imputazione oggetto di misura cautelare applicata ai due indagati. Il fatto è al vaglio dell'Autorità giudiziaria, ci sarà uno sviluppo investigativo".
Il business di questi due gruppi criminali si sarebbe basato anche sui furti di batterie dei principali gestori di servizi telefonici, in particolare di proprietà delle società Vodafone, Wind Tre e anche Leonardo Company.
"Le varie compagnie e i gestori di servizi di fornitura si sono adattati- continua Marco Pisano- nel senso che hanno sostituito il rame (obiettivo principale dei furti) altre leghe e meno appetibili. Il gruppo si è orientato verso il business del furto delle batterie".

Dalle indagini sarebbe emerso una esistenza di vincoli familiari tra i componenti del gruppo partinicese mentre il legame con il gruppo di Camporeale sarebbe determinato dal collegamento con uno dei Mulè. "Diciamo che più che il vincolo familiare- conclude Pisano- i due gruppi si sono accordati per gestire gli affari anche se inizialmente i partinicesi si erano opposti a questa invadenza del territorio e alla fine hanno trovato un punto di incontro associandosi".
Di fronte a questi furti ès tao chiesto agli investigatori come i cittadini si sono comportati.

"Mi preme dire che la popolazione deve avere fiducia in noi- esordisce il Maggiore Fabio Mezzetta- Comandante della Stazione di Camporeale- siamo il presidio di un paese dove l'unica forza di polizia sul territorio è rappresentata dai carabinieri. La gente deve avere fiducia per riferivi qualsiasi cosa. Solo da alcuni anni abbiamo ottenuto dei risultati sul fronte del contrasto ai reati predatori. Esorto la popolazione a denunciare qualsiasi malefatta, anche la più insignificante può diventare fondamentale per iniziare un'attività investigativa".

  ALAMIA Angelo,  CASTELLO Gaspare,  GALLINA GiuseppeLOMBARDO Nicola
  MULE’ Vincenzo,  PALAZZOLO Franco, PALAZZOLO Giampiero  
PALAZZOLO Roberto,

ARRESTI DOMICILIARI
    PRIMOLETTO Giuseppe FERRARA Benedetto Calogero  MULE’ Salvatore


 
 


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