Usip, scontri al corteo a Napoli, feriti poliziotti. Chiediamo Riforma Giustizia che assicuri certezza della pena

In un giorno di grande democrazia, professionisti della piazza hanno stabilito di sprecare la loro esistenza ad aggredire la Polizia di Stato. Tre poliziotti sono rimasti feriti nel corso degli scontri, "afferma Roberto MASSIMO Segretario Generale U.S.I.P Napoli” che si sono verificati questo pomeriggio tra alcuni manifestanti e le forze dell'ordine.
Nel corso di una manifestazione statica in piazza Dante, a cui hanno partecipato circa trecento persone tra lavoratori ed esponenti di varie realtà antagoniste, disoccupati organizzati e comitati civici, circa duecento manifestanti, hanno improvvisato un corteo - vietato dall'attuale normativa covid-19 - verso piazza Municipio, venendo poi bloccati in via Toledo.In tale frangente, “continua il Segretario dell’U.S.I.P. Napoli”, alcuni dei manifestanti hanno iniziato un lancio di oggetti verso personale del Reparto Mobile in servizio, uomini che garantiscono ogni giorno l'Ordine e la Sicurezza Pubblica della collettività partenopea.Chiediamo certezza nell'attuazione della pena, “ afferma il numero uno dell’U.S.I.P di Napoli” perché siamo stanchi di assistere che ogni qualvolta le Forze di Polizia assicurano gli autori di reati alla giustizia, troppo spesso vengono rilasciati senza espiare la pena prevista. L'Unione Sindacale Italiana Poliziotti nel giorno in cui commemora i propri caduti nella strage di Capaci, Antonio Rocco e Vito, insieme al Giudice Falcone e la moglie Francesca, chiede alla politica un Riforma della Giustizia che assicuri certezza della pena.
Ci riconosciamo, “conclude MASSIMO” nella parole pronunciate dal Capo della Polizia Franco GABRIELLI - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, il quale ha chiesto, con fermezza , che si arrivi , al più presto, alla individuazione dei responsabili della vile aggressione e che gli stessi siano assicurati alla giustizia. Non è accettabile, che una manifestazione sfoci in violenza gratuita. Diciamo basta, la politica di decida da che parte stare.

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