"Operazione All In" della Finanza sequestrate altre due agenzie di scommesse nel centro di Milano

di Ambra Drago
I Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito un sequestro preventivo  urgente nei confronti di una società palermitana che gestiva due importanti centri scommesse nel centro di Milano. "Le attività sottolineano dal comando provinciale della Guardia di Finanza riguardano l'operazione "All In"dello scorso 8 giugno 2020 e che apportato all'emissione di diverse misure cautelari nei confronti di 10 persone".Nel mirino della Guardia di Finanza e della Direzione Distrettuale Antimafia è finita una ulteriore società che si occupava della gestione di due centri scommesse al centro del business avviato da “Cosa nostra” nel capoluogo lombardo e che, sebbene intestata a un soggetto “prestanome”, grazie agli elementi di prova gli investigatori sono riusciti a dimostrare è stato essere di fatto riconducibile agli indagati Vincenzo Fiore e Christian Tortora (entrambi colpiti dall’Ordinanza di Custodia Cautelare eseguita l’8 giugno ed attualmente ancora detenuti).

Il volume di gioco registrato nei primi due mesi dell’anno dalle due agenzie, sino all’interruzione dell’attività imposta a causa dell’emergenza epidemiologica connessa alla
 diffusione del Covid-19, sarebbe stato di oltre 500 mila euro.

Nonostante la sospensione delle attività di raccolta dal mese di marzo, durante le operazioni di sequestro dei due centri scommesse, gli investigatori palermitani, con la collaborazione dei finanzieri del Comando Provinciale di Milano, hanno trovato all’interno i una cassaforte la somma di 100 mila euro in contanti.


"Prova sottolineano dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Palermo di come il sodalizio disponesse di ingenti capitali, da utilizzare anche nella prospettiva di una ulteriore, futura espansione commerciale. Il sequestro conferma l’incessante impegno della Guardia di Finanza, sotto la direzione della  Direzione Distrettuale Antimafia, per individuare i segnali di inquinamento dell’economia da parte delle consorterie criminali mafiose, contrastando ogni forma di possibile arricchimento connesso alla disponibilità e all’investimento di capitali di provenienza illecita e allo sfruttamento della contingenza emergenziale quale volano per l’infiltrazione della mafia nel tessuto produttivo nazionale".

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