“Il mercatino rionale di via Michele Titone è un concentrato di orrori: bancarelle ravvicinate come prima della pandemia, senza barriere tra l'una e l'altra e senza rispettare la distanza minima di due metri; vendita (vietata delle ordinanze) di indumenti usati all'inizio del varco all'angolo con via Zancla; transenne spostate per fare posto ad un furgone probabilmente abusivo; poche mascherine e pochi guanti tra gli operatori ed i clienti; sporadici i cartelli con le autorizzazioni; a terra tanti sacchetti pieni di escrementi umani, solidi e liquidi, in assenza dei gabinetti chimici, non raccolti, comprensibilmente, dagli operatori Rap, che spesso vengono gettati anche al di là del muro che circonda villa Napoli, trasformata in un letamaio a cielo aperto; in caso di emergenza, i residenti non possono permettersi di usufruire del soccorso di un'ambulanza o dei vigili del fuoco, perché è impossibile per i mezzi percorrere la strada, in mancanza delle vie di fuga. Grazie alla preziosa segnalazione di Giovanni Moncada, presidente dell’associazione Comitati Civici, una situazione che è sotto gli occhi di tutti ma dove nessuno finora è intervenuto”. Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale dell’Udc di Palermo, che prosegue: “Altro che distanziamento sociale, dispositivi di sicurezza, controlli rigorosi degli ingressi e altre belle promesse. Che fine ha fatto l’ordinanza emanata dal sindaco lo scorso 20 maggio? Perché via Titone è stata abbandonata a sé stessa? Dove sono i controlli? E’ mai possibile che in città debba regnare sempre l’anarchia più totale? Cosa fa il sindaco? Cosa fa il comandante della polizia municipale? Sono alcune delle domande che ho fatto stamattina ad Orlando in un’interrogazione urgente e alle quali mi auguro venga data un’immediata risposta. I rischi per la salute dei cittadini sono ancora troppo alti per fare passi falsi”.
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