Capannoni delle ex Asi, Attiva Sicilia: “Rischio valutazioni troppo alte, imprenditori in allarme”

“Quali criteri verranno adottati per la vendita dei capannoni delle ex Asi? Il rischio è che la valutazione sia superiore al reale valore delle strutture, mettendo in difficoltà le imprese che da anni le hanno in locazione e adesso potrebbero non riuscire a riscattarle”. Ad affermarlo il gruppo Attiva Sicilia in seguito alla riunione della Commissione Attività produttive all’Ars, presieduta da Angela Foti, e alla quale hanno partecipato l'assessore Mimmo Turano, il dirigente Carmelo Frittitta, e una rappresentanza degli imprenditori. Riunione sollecitata proprio dal gruppo Attiva Sicilia per chiarire questi criteri di valutazione. La norma di liquidazione prevede la ricognizione del patrimonio per poi procedere alla vendita degli immobili. Per gli attuali locatari la legge stabilisce che il prezzo di vendita sia decurtato del 50% del canone già versato e molti imprenditori hanno già versato negli anni più del valore dell’immobile in sé. Assegnatari che da anni manifestano la volontà di acquistare le strutture ma solo adesso si sta avviando una programmazione per la vendita. “Il timore – spiegano dal gruppo Attivo Sicilia – è che la valutazione sia troppo alta rispetto a quanto veramente valgono oggi le strutture e che i tempi per l’acquisto siano troppo stretti, non permettendo alle aziende di accedere a un eventuale mutuo. A questo si aggiunge un ulteriore rischio: con l’istituzione delle Zes queste strutture potrebbero diventare attraenti per aziende che arrivano da fuori Sicilia che potrebbero sfrattare le imprese attualmente insediate”. “Il governo – concludono i deputati Attiva Sicilia - deve tutelare la permanenza delle imprese siciliane e i loro livelli occupazionali, nei rispettivi immobili e valorizzare esclusivamente quelli inutilizzati o, come nel caso della ex Asi di Enna, da costruire”.

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