All'alba Vincerò: il ricordo di Marcello Giordani nelle voci del coro lirico Siciliano

Il trionfo della musica in Sicilia, tra passato, presente e futuro. Dilegua, o notte! Tramontate, stelle! All'alba vincerò! Quante volte, nel corso della sua sfavillante carriera costellata di immensi successi, il grande tenore siciliano si è trovato a ripetere questa frase e sciogliere i temuti enigmi che la principessa di gelo, Turandot, gli proponeva per avere in cambio il premio più ambito dai principi, che a lunghe carovane da ogni parte del mondo venivano per conquistare il cuore di ghiaccio della bellissima principessa. Marcello Guagliardo Giordani, star del Metropolitan di New York per molti anni, tenore dall'acuto facile e generoso, voce di primissima qualità e pregio - tra le più importanti degli ultimi decenni - ha cantato ruoli di un repertorio vastissimo, passando senza soluzione di continuità dal più puro belcanto belliniano, donizettiano, rossiniano fino al robusto repertorio lirico e lirico spinto di Verdi, Puccini e Giordano.
Nel corso della sua più che trentennale carriera, ha calcato i più importanti palcoscenici del mondo, diretto dai più importanti direttori d'orchestra e dai maggiori registi, regalando al pubblico emozioni intime e sincere e una generosità nel canto non comune, unite a una presenza scenica di rara bellezza. Il 5 ottobre 2019, la magnifica voce del grande tenore augustano si spegneva definitivamente, rapita da un infarto che non ha lasciato scampo all'artista, molto amato anche in patria. Aveva terminato da poco due importanti produzioni che lo avevano visto protagonista trionfatore al Teatro Antico di Taormina e nei teatri greci di Siracusa e Tindari: Turandot di Puccini, che lo aveva anche visto impegnato in veste di produttore, e Tosca, dove aveva impersonato il pittore Mario Cavaradossi accanto a Svetla Vassìleva e Alberto Mastromarino, in una produzione del Coro Lirico Siciliano. Sarà proprio il Coro Lirico Siciliano - diretto da Francesco Costa e presieduto da Alberto Munafò Siragusa - a omaggiare la figura del grande artista conterraneo nella sua Augusta, dove l'Ente concertistico della terra degli dèi presenterà lo Stabat Mater di Emanuele Rincón d'Astorga (compositore anch'egli di origini augustane) assieme a un bellissimo e ricco repertorio lirico e sacro. Il concerto sarà diretto da Giovanni Ferrauto e vedrà anche la partecipazione di alcuni tra i migliori allievi della accademia fondata dal grande tenore proprio ad Augusta, oltre che di altri amici cantanti di chiara fama che vogliono rendere omaggio a Marcello nella maniera a lui più congeniale. Dopo i trionfi del Festival Lirico dei Teatri di Pietra che ha toccato i principali parchi archeologici della Sicilia - Taormina, Siracusa, Tindari - arricchendosi, nell'edizione 2020, anche di altri spazi straordinari come le Mura Timoleontèe di Gela, il Castello di Donnafugata, il Cortile di Pietra del Palazzo di Città di Avola, il Parco Archeologico di Caltanissetta, il Giardino Bellini di Catania, la città di Vizzini e l'Anfiteatro di Zafferana Etnea, per un tour di alcune tra le più suggestive location siciliane, non poteva mancare la celebrazione dell'indimenticato Marcello Giordani. Una estate ricca di eventi di spessore, il decentramento culturale, la produzione di opere in forma completa e nella massima sicurezza che ha consentito lo svolgimento di oltre 20 rappresentazioni in una intera stagione musicale e, a degna chiusura di una rassegna di indiscusso successo, l'omaggio all'amico Marcello Giordani, nel ricordo di un grande artista che ha rappresentato un vanto della Sicilia nel mondo.

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