Trasferimento uffici Palazzo Eas, protesta dell'avvocatura palermitana. Astensione dalle udienze sino al 17 settembre

Settimana di astensione dalle udienze per l'avvocatura palermitana così come deliberato dal Consiglio dell'Ordine. I motivi sono legati alla per protesta contro il trasferimento degli uffici di Palazzo Eas della Cittadella Giudiziaria verso i nuovi locali di via Orsini, ex Riscossione Sicilia. E sulla vicenda che va avanti da diverso tempo, è intervenuto ilpresidente del COA di Palermo, avv. Antonello Armetta,  che ha dichiarato: “Abbiamo registrato una completa adesione degli avvocati palermitani all’astensione dalle udienze iniziata il 13 settembre, anche grazie al supporto di tutte le associazioni forensi (AGIUS, AGI, AIGA, AIAF, ANAI, APA, ALA, Avvocati Penalisti del distretto di Palermo, Camera Civile, Camera Penale, Camera Minorile Palermo, Camera Avvocati Tributaristi Palermo, Jus, Movimento Forense Palermo, ONDIF) che hanno condiviso l’iniziativa del COA. Intendo ribadire che la nostra protesta non è solo nell’interesse degli avvocati e degli utenti del servizio Giustizia, ma anche della Città, perché il trasferimento degli uffici di Palazzo Eas (dove ogni giorno accedono migliaia di persone tra avvocati ed utenti) in via Orsini provocherà indubbiamente problemi di traffico e continui disservizi della funzione giudiziaria". Anche nei mesi scorsi l' Avvocatura palermitana aveva offerto soluzioni diverse al trasferimento portandole all'attenzione  delle Autorità competenti . Erano state individuate ben 17 aule nella Cittadella Giudiziaria dove trasferire la Sezione Esecuzioni Civili, la Sezione Lavoro e dove collocare uno sportello di ricezione e restituzione degli atti degli Ufficiali Giudiziari.

"L’interlocuzione con la Presidenza della Corte d’Appello e con quella del Tribunale è continua  ha ribadito il presidente del COA, Armetta e bisogna dare atto della grande sensibilità dei capi degli Uffici Giudiziari nell’ascoltare le ragioni dell’Avvocatura. Rimane però il silenzio della politica ed in particolare del Ministero della Giustizia”.


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