Dieci persone sono finite in carcere e sei ai domiciliari. Secondo gli investigatori, a Leonforte il gruppo avrebbe fatto riferimento a due fratelli, i quali avrebbero gestito una sorta di organizzazione dedita al traffico di cocaina e marijuana.Ad Agira, invece, il gruppo farebbe capo a un personaggio già condannato per traffico di droga e poi il figlio e il cognato.
Dalle indagini è emerso che il gruppo leonfortese avrebbe destinato parte dei proventi in favore dell’organizzazione mafiosa leonfortese e dei detenuti in carcere. È altresì emerso, nel corso delle indagini, che ci sarebbero stati contatti per instaurare una collaborazione tra i due gruppi.
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