Il Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Palermo con le sue indagini, aveva già portato nel 2017 all’emissione, da parte del Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, di un provvedimento di confisca di beni per un valore complessivo attualmente stimato in circa 10 milioni di euro, a carico di Vincenzo Graziano, imprenditore, allo stato attuale detenuto. Con il provvedimento di oggi è stata dichiarata l’irrevocabilità della confisca e l’ingente patrimonio, riconducibile a “Cosa Nostra”, è entrato a far parte, in maniera definitiva, del patrimonio dello Stato.Graziano è ritenuto un elemento di spicco del mandamento mafioso di Palermo-Resuttana e, più in particolare, della famiglia mafiosa di Palermo-Acquasanta. Nel 1996 è stato condannato a 8 anni di reclusione per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa e nel 2009, in continuazione per lo stesso titolo di reato, a ulteriori 5 anni. Nel 2014 veniva, nuovamente, tratto in arresto nell’ambito dell’operazione di polizia denominata “Apocalisse”, condotta dal Nucleo Investigativo di Palermo, sempre per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa e condannato a 10 anni di reclusione. In ultimo, nel 2016, è stato condannato a 3 anni e 9 mesi di reclusione per i reati di riciclaggio, reimpiego di capitali illeciti, peculato e intestazione fittizia di beni.
Il provvedimento di confisca definitiva ha riguardato i seguenti beni: intero capitale sociale e relativo complesso di beni aziendali della società “A.F.G. Costruzioni s.r.l.” di Palermo, della “M.G. Costruzioni s.r.l.” e della “Costruzioni Generali s.r.l.”. E poi l' intero capitale sociale e relativo complesso di beni aziendali della società “A.G. Costruzioni s.r.l.” con sede in Tavagnacco in provincia di Udine e della “Immobiliare Tre s.r.l.”. Infine tre magazzini, un garage e tre abitazioni a Palermo, un'abitazione a Cinisi, un appezzamento di terreno a Trabia e due motocicli. E un'imbarcazione e mezza quota di un'altra e trenta rapporti bancari. In provincia di Udine a Martignacco, il provvedimento ha colpito otto abitazioni e otto autorimesse.
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