Le indagini svolte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Palermo, aveva già portato nel 2018 all’emissione, di un provvedimento di confisca di beni per un valore complessivo attualmente stimato in circa 1,5 milioni di euro, a carico di Giuseppe Scaduto, detto “Pino”, nato a Bagheria il 31 luglio 1946, imprenditore edile, al momento detenuto. Con l’odierno provvedimento è stata dichiarata l’irrevocabilità della confisca e l’ingente patrimonio, riconducibile a “Cosa Nostra”, è entrato a far parte, in maniera definitiva, del patrimonio dello Stato. Giuseppe Scaduto, ritenuto il reggente del mandamento mafioso di Bagheria (PA), è stato arrestato nell’ambito dell’operazione denominata “Perseo”. In passato è stato condannato anche per ricettazione, produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti ed altro. Nel 2012 è stato condannato a 10 anni di reclusione per associazione mafiosa ed estorsione. Nell’ottobre del 2017 veniva nuovamente tratto in arresto per estorsione aggravata in concorso e per tale reato nel 2019 veniva condannato dalla Corte di Appello di Palermo a 10 anni di reclusione. Nel settembre 2021, mentre scontava la pena, veniva raggiunto da ulteriore provvedimento di custodia cautelare per associazione mafiosa, estorsione e rapina aggravata.
Il provvedimento di confisca definitiva ha riguardato i seguenti beni: l' intero capitale sociale e relativo complesso di beni aziendali della società “RINASCIMENTO HOTELS S.R.L.” con sede in Palermo; l' intero capitale sociale e relativo complesso di beni aziendali della società “SCADUTO COSTRUZIONI S.R.L.” con sede in Bagheria (PA), operante nel settore edile e ancora l' intero capitale sociale e relativo complesso di beni aziendali della società “SCA.BI.OIL S.R.L. UNIPERSONALE” con sede in Bagheria (PA), operante nel settore edile. Inoltre il provvedimento ha colpito, l' intero capitale sociale e relativo complesso di beni aziendali della società “SCADUTO IMMOBILIARE S.R.L.” con sede in Bagheria (PA), operante nel settore edile; due appezzamenti di terreno a Palermo; tre abitazioni in Bagheria (PA); due fabbricati rurali s nel capoluogo, tre magazzini a Bagheria (PA) e dieci rapporti bancari.
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