Elezioni in Sicilia. Il no a Musumeci libera e lancia Armao. Il vicepresidente della Regione candidato del Terzo Polo

di Giancarlo Drago
Chissà se Gianfranco Micciché ci avrà pensato. Eppure dopo il Presidente della Regione cui ha stroncato ogni speranza di un secondo mandato, ci poteva stare un vice Presidente, anche perché é anche assessore all' Economia in quota Forza Italia e con tutti i requisiti di onorabilità e competenza richiesti dagli alleati per appoggiarlo, dagli elettori per sostenerlo e per zittire gli avversari. Evidentemente non é la maglia "azzurra" a supportare le scelte del Presidente dell' Ars, molto sensibile alle pari opportunità e alle sudditanze personali, meno agli interessi del partito. Al punto che in Sicilia un ex Presidente del Senato, indicato da Berlusconi e accettato da tutto il centrodestra, ha dovuto attendere a lungo lo sta bene da Micciché, cui magari non é troppo simpatico.

Che poi certe antipatie personali abbiano un costo a livello di voti - come sarà con Armao transitato in Azione-Iv - non sembra preoccupare il Ras azzurro, tagliato fuori da una ricandidatura che ne ha condizionato da tempo tutte le scelte, ma certo che il Cavaliere lo perdonerà ancora e saprà trovargli un contentino, magari a Roma.

Intanto Gaetano Armao non rilascia dichiarazioni e l'ufficialità alla sua candidatura, in attesa anche di una dichiarazione di Carlo Calenda, é affidata a una nota congiunta di ieri sera di Azione e Italia viva.

"Siamo molto grati a Gaetano Armao di aver accettato la candidatura - si legge in una nota di Azione e Iv - La sua è una figura di alto profilo e rappresenta un'offerta di competenza e concretezza per i siciliani mentre sia il centrodestra e il centrosinistra sono alle prese con teatrini, divisioni e veti incrociati. La Sicilia e i suoi cittadini meritano molto di più."




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