Il Parlamento della Legalità in occasione della festività di "Tutti i Santi" ricorda il beato Puglisi. "Un gesto per ricordare sempre chi con il suo sacrificio è passato alla storia"

di Ambra Drago
In occasione della festività di "Tutti i Santi" e della Commemorazione dei Defunti il Parlamento internazionale della Legalità ha voluto ricordare un martire ucciso dalla mafia. Si tratta del Beato Pino Puglisi assassinato il 15 settembre 1993, giorno del suo 56esimo compleanno in piazza Anita Garibaldi nel quartiere di Brancaccio. Territorio complesso e difficile dove padre Puglisi fu inviato il 29 settembre 1990 dall'allora cardinale Pappalardo per creare una comunità parrocchiale fondata sulla Parola di Dio per offrire ai ragazzi del territorio un'alternativa al forte dominio mafioso. Piano piano Don Pino ,così lo chiamavano i suoi ragazzi , fondò il Centro Padre Nostro proprio per offrire spazi e luoghi di confronto e formazione nel quartiere, un impegno e una "missione" che il prete pagò con la sua stessa vita. Un esempio e un modello da seguire e da ricordare tutti i giorni. La sua salma è custodita nella Cattedrale di Palermo. "Essere Santi significa esser coerenti tra ciò che il cuore e l'anima propongono con ogni pensiero mette in risalto la bellezza di essere credibili. Noi come Parlamento della Legalità internazionale nel giorno della Festa di tutti i Santi - sottolinea il Presidente Nicolò Mannino, non possiamo che ripercorrere e ricordare quel sorriso di Padre Puglisi sulla scia di quel sangue versato in via Anita Garibaldi. Noi 29 anni fa scrivemmo in una targa: "La mafia è forte ma Dio è onnipotente" alla luce di quell'evento oggi siamo venuti sulla sua tomba per accendere due ceri. Vuol dire unire cuore e anima e dire ai carnefici che loro hanno con le loro atrocità inciso i loro nomi nella cronaca nera mentre per  i Santi della sacralità sono passati alla storia".

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