Mafia, dopo nove anni arrestato il presunto killer di Giuseppe di Giacomo ai vertici del mandamento di Porta Nuova

I militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di Toni Lipari di 32 anni, disposta dal Giudice per le indagini Preliminari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, per il reato di omicidio, aggravato dal metodo e dalle modalità mafiose. L’operazione costituisce l’esito di una lunga indagine, incardinata in una più ampia e articolata manovra investigativa, focalizzata sul mandamento mafioso palermitano di Porta Nuova, che sottolineano dal comando provinciale dei carabinieri  ha consentito di acquisire un grave quadro indiziario in capo all’autore dell’omicidio di Giuseppe Di Giacomo, ai vertici di quel mandamento mafioso, avvenuto il 12 marzo 2014 in via Eugenio L'Emiro. I militari sono riusciti a : individuare precise responsabilità penali a carico di una persona per la quale sono emersi gravi indizi in ordine alla sua intraneità al mandamento mafioso di Porta Nuova, già destinatario nel 2014 del fermo di indiziato di delitto nell’ambito dell’operazione “Iago”, condotta da questo Reparto ed eseguita proprio in virtù delle problematiche sorte a seguito dell’omicidio di Di Giacomo : la necessità del fermo, infatti, scaturì anche dalla volontà di vendetta espressa nei confronti dell’odierno arrestato;
- ricostruire, grazie alla complessa piattaforma di indagini tecniche, il movente che portò all’omicidio dell’allora reggente del mandamento mafioso di Porta Nuova, individuabile nelle frizioni che nacquero nell’associazione per la leadership mafiosa;
- mettere a sistema le diversificate e plurime acquisizioni investigative con le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, creando un complesso di evidenze investigative chiare e concordanti tra di loro.

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