Smantellato traffico di droga nei quartieri dello Sperone e di Brancaccio: 8 arresti .L'approvvigionamento in Marocco

La polizia ha eseguito l’Ordinanza di Custodia Cautelare a carico di 8 indagati. In particolare, personale della Squadra Mobile ha eseguito le misure di custodia cautelare in carcere a carico dei seguenti indagati. Le indagini del 2019 realizzate mediante attività tecnica, ha permesso di ricostruire l’operatività di un consolidato gruppo criminale, con base operativa a Palermo e precisamente in un parcheggio nel quartiere Brancaccio, dedito all’importazione di ingenti quantitativi di stupefacenti del tipo hashish ed al relativo smercio nel capoluogo .In particolare la custodia cautelare in carcere è scattata per: . Rosario Tinnirello di anni 54 Antonino Li Causi . di anni 62 Eduardo Ciotti di anni 41 (già detenuto); Giovanni Di Stefano di anni 56 Antonino La Vardera di anni 55. Sono ritenuti gravemente indiziati del reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.Inoltre la medesima ordinanza ha disposto la misura cautelare a carico dei seguenti indagati gravemente indiziati di vendita di sostanze stupefacenti Y.L. di anni 53 e Custodia cautelare in carcere Giuseppe Urrata. di anni 35 Custodia cautelare in carcere E.A. di anni 57 (già detenuto) Arresti domiciliari

Nell’agosto 2020 è stata sequestrata una partita di hashish pari a 105 Kg che era stata trasportata da un corriere campano a Palermo. L'intento degli indagati sarebbe stato quello di avviare un florido canale di approvvigionamento di hashish, per il tramite di un trafficante internazionale di origine algerina, dalla Spagna verso il capoluogo siciliano, anche attraverso l’intermediazione di trafficanti napoletani.

L’asse di approvvigionamento dello stupefacente, proveniente dal Marocco, tra la Spagna e l’Italia avrebbe garantito al  sodalizio di realizzare un sistema abituale di rifornimento di grossi volumi di hashish di ottima qualità con prezzi concorrenziali anche al fine di affrancarsi dagli usuali e storici canali di importazioni di hashish, assumendo in tal modo una posizione di supremazia nel “mercato illecito”.

A dimostrazione dei volumi d’affari gestiti si evidenzia che l’offerta fatta agli acquirentipalermitani era di una prima fornitura pari a 3 tonnellate di hashish con pagamento in acconto di 2 milioni di euro. In proposito è emerso che al fine di definire le relative trattative, nonché per pianificare le attività illecite, il fornitore straniero arrivava trattenendosi per una giornata con gli esponenti del sodalizio palermitano.

Nel corso delle operazioni esecutive 5 degli indagati sono stati tratti in arresto a Palermo, mentre il noto trafficante straniero di origine algerina è stato rintracciato ed arrestato inprovincia di Caserta, con la collaborazione della Squadra Mobile partenopea e trovato inpossesso di una pistola semiautomatica, marca Beretta cal7.65, provento furto consumato inprovincia di Caserta.

Nel corso delle indagini è emerso che il trafficante algerino ha sempre mantenuto un tenoredi vita molto elevato nei suoi spostamenti in Sicilia ed in Campania ed era solito spostarsitra la Spagna ed il capoluogo campano.

A seguito di accertamenti patrimoniali sul nucleo familiare di un indagato e di unaconstatata sproporzione tra redditi dichiarati ed acquisti, si eseguiva il decreto di sequestropreventivo disposto dal GIP di 2 appartamenti.

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