Ancora un furto nel centro storico. Rubata merce e soldi nel negozio "Il Carrettino". Giovanna Analdi, Presidente associazione Cassaro Alto: "Siamo stanchi, non lasciateci soli"

di Ambra Drago
Ancora un altro furto in pieno centro storico a Palermo. Questa volta i ladri hanno preso di mira il negozio "Il Carrettino" che si trova su corso Vittorio Emanuele a pochi passi dalla Questura, dalla Cattedrale e dal Comando generale dei carabinieri, tra l'altro in una zona ad alta densità turistica soprattutto in queste festività natalizie. A fare l'amara scoperta questa mattina la titolare Francesca Santangelo che ormai da sessant'anni gestisce questa attività dove vi lavora insieme al fratello: "Ebbene si questa volta è toccato a noi. Questa mattina ci ha avvisati il titolare del bar accanto e alle sette sono arrivata in negozio ed ho subito notato il lucchetto della saracinesca forzato e dentro tutto messo a soqquadro. Da un primo sguardo posso dire che mancano 200 euro che erano in cassa, la macchinetta del caffè, un televisore, borse, profumi e merce di vario genere. Il danno è ingente ". Era appena il 21 dicembre quando l'attività di ristorazione "I Cucci " era stata svaligiata e appena sette giorni fa anche un bed and breakfast nella zona di via Maqueda. Ultimamente il centro storico è oggetto di continui furti. "E' la prima volta che ne subiamo uno sottolinea la titolare de "Il Carrettino". Ma devo dire che è un'esperienza atroce. Entrare e trovare il caos. Anzi abbiamo cercato di dare una parvenza di ordine. Dopo gli altri furti, ormai è un continuo, lo dico con tanta amarezza". La titolare ci racconta che sono intervenuti sia i carabinieri che la polizia .
 "Intanto come è giusto che sia sono andata a effettuare la denuncia. Ma credetemi rimane nel cuore tanto sconforto per l'accaduto". E la Presidente dell'Associazione Cassaro Alto, Giovanna Analdi lancia l'ennesimo grido di allarme. "Ogni volta è un colpo al cuore vedere dei lavoratori che vengono colpiti nelle loro attività. Su di loro non solo ricade non solo il dolore per l'accaduto ma anche i danni di natura economicaSiamo stanchi. Abbiamo bisogno di più controlli la situazione sta diventando insostenibile. In questi giorni riunirò i soci per prendere una decisione e far sentire la nostra voce. Non dimentichiamo che la zona è Patrimonio Unesco, negli anni abbiamo cercato di implementare le attività e portare i cittadini anche a spostarsi qui per effettuare i loro acquisti. Quindi non solo una zona prettamente turistica. Organizziamo attività culturali e eventi che possano far splendere questa zona e poi registriamo continui assalti e non vogliamo esser lasciati soli. Abbiamo bisogno dell'aiuto fattivo da parte di tutte le Istituzioni".

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