L’adattamento e la traduzione in lingua siciliana sono stati curati da Vincenzo Catanzaro, scomparso recentemente, cui è stata dedicata la rappresentazione teatrale. Ambientato nella Spagna rurale degli anni trenta, lo spettacolo narra la claustrofobica condizione delle cinque figlie di Bernarda Alba, costrette dopo la morte del padre a trascorrere un lungo periodo di lutto sottostando alle rigide regole materne: alle ragazze non è permesso uscire, né intrattenere rapporti con il sesso opposto. Come per Mazara nel mese di marzo, l’auspicio di Piero Indelicato è quello di riuscire a riempire il Teatro a Trapani in modo da vivere un momento di grande emozione condivisa e conoscere da vicino lo straordinario poeta spagnolo, che scrisse l’opera nel 1936, pochi mesi prima della morte, che ha come tema portante il conflitto. Primo fra tutti quello tra la morale autoritaria e la sete di libertà delle nuove generazioni, soffocata dalla volontà di mantenere una facciata di dignitosa apparenza. Una critica all’ipocrisia e al perbenismo che la rendono ancora attuale.
Scenografia di Guglielmo Barbaresi, Luci di Peppe Prinzivalli, Audio Franco Giacalone, Effetti Speciali PPS, Assistente alla regia Giacomo Mangiaracina.
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