La storia del bacino di carenaggio è segnata da una lunga serie di problemi e ritardi. A partire dal 2019, era in corso una procedura di gara per l'affidamento di beni e servizi necessari alla messa a norma degli impianti elettrici e idraulici, ma la gara si è conclusa nel luglio 2021 senza successo a causa dell'esclusione dell'unico partecipante. "Da allora, nulla di concreto è stato fatto per risolvere la situazione", ha sottolineato Safina.
“Nel marzo 2023, a seguito del mio atto parlamentare – spiega Safina - l'assessorato regionale alle Attività produttive aveva annunciato il ripristino delle risorse finanziarie e la necessità di avviare una nuova procedura di gara, conforme al nuovo Codice dei contratti pubblici. Tuttavia, a distanza di un anno, non si è visto alcun progresso tangibile. È inaccettabile che, nonostante le risorse disponibili e le dichiarazioni ufficiali, ci troviamo ancora in una situazione di stallo”.
"Il mancato funzionamento del bacino di carenaggio, un'infrastruttura che in passato garantiva lavoro a più di cento persone, - continua il deputato trapanese - rappresenta una perdita enorme per l'economia locale e per l'occupazione. Non possiamo permetterci di lasciare che questa situazione si protragga ulteriormente”.
“Inoltre, - aggiunge Safina - dal 2019 abbiamo richiesto la destinazione di una porzione dell'ex Cantiere Navale Trapani al servizio del bacino, ma nonostante le sollecitazioni, non è stato fatto nulla di concreto”.
"Siamo stanchi delle promesse e delle attese interminabili – conclude -. È il momento che le istituzioni regionali agiscano concretamente per risolvere questa situazione e restituire alla città di Trapani un'infrastruttura vitale per la nostra economia e il nostro futuro".
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