Non sono ovviamente mancati momenti di riflessione sulla figura del piccolo Giuseppe e sulla lotta alla mafia e alla criminalità organizzata. Uno degli obiettivi degli scout, ispirato a una famosa frase del loro fondatore, Baden-Powell, è “lasciare il mondo un po’ migliore di come lo avete trovato”: missione compiuta, in questo senso, per i lupetti.
Ieri la cerimonia conclusiva, alla presenza dell'amministrazione comunale. "Confesso – ha detto il sindaco di San Giuseppe Jato, Giuseppe Siviglia – che inizialmente avevo avuto dei dubbi sull’autorizzazione del campo proprio in quel luogo. Pensavo anche che, tra i genitori, ci sarebbe potuto essere qualcuno contrario. Invece sono stato a trovare i bambini e i loro capi e ho ricevuto una grande lezione di vita: il Giardino della Memoria è stato trasformato da loro in quello che è e dovrebbe essere sempre, un luogo di vita e di rinascita. Per il nostro paese – ha concluso Siviglia – questa di oggi è una data storica. Consegneremo un attestato di merito all'associazione scout monsignor Giglio, mentre a ogni lupetto daremo un attestato per aver contribuito all'autentico e vero riscatto della Valle dello Jato. Anche la mamma del piccolo Giuseppe, Franca Castellese, ha dichiarato: ‘Oggi avete fatto rivivere Giuseppe’.”
Presente alla cerimonia anche il professore Nicolò Mannino, presidente del Parlamento della legalità.
San Giuseppe Jato, 14 agosto 2024
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