In uscita a fine novembre, in grande formato e oltre 260 tra foto, illustrazioni e incunaboli, “Raffaello Lucarelli il Lumière di Sicilia – La vera storia del cineasta umbro" restituisce alla memoria collettiva la figura del pioniere del cinema italiano e siciliano attraverso un’approfondita ricerca, lunga circa dieci anni, supportata da fonti inedite per la storia del cinema e da ricognizioni presso archivi italiani, francesi e svizzeri, con ritrovamenti filmici della Lucarelli-Film e altri reperti storici ufficiali, tra cui corrispondenze familiari, militari, prefettizie e con figure influenti dell’epoca, come le potenti Case Lumière e Pathé, così come i membri della famiglia Florio.
A metà tra il critico e il saggistico, il libro – già oggetto di studio presso l’Università di Milano-Bicocca – racconta l’alba del cinema e l’affascinante viaggio di Lucarelli che dall’Umbria si sposterà prima a Firenze, poi in Svizzera, in Francia e negli USA, giungendo in Sicilia dopo aver conosciuto Vincenzo Florio e Filippo Tommaso Marinetti, decidendo così di investire i suoi affari in una Palermo dove il cinematografo era pressoché sconosciuto. Con grande spirito imprenditoriale e artistico, Lucarelli è il cineasta dei primati, nonché fondatore delle prime sale cinematografiche nel capoluogo, nel produrre i film "dal vero", i cinegiornali, così come le prime accademie di recitazione cinematografica, chiamando in causa Paolo Azzurri, Lorenzo e Barbara Lucarelli, trasformando l’Isola in uno dei primi grandi set d’Europa.
Nel 120° anniversario della Lucarelli-Film (1905-2025) e con il patrocinio del MIC – Ministero della cultura, l’Archivio Siciliano del Cinema, la Fondazione Jérome Seydoux-Pathé e il Comune di Gualdo Tadino (PG), al volume va la primogenitura della ricostruzione trasparente e inconfutabile del profilo del cineasta, unendo storia e cultura volta non soltanto ai grandi appassionati di cinema ma anche a coloro che amano le dinamiche storiche di una Sicilia protagonista della Belle Époque. "Le aree italiane, dal Nord fino a Napoli, hanno già riscoperto e valorizzato le proprie radici cinematografiche. In Sicilia vi era ancora questa zona d’ombra – spiega l’autore –. Ricorrendo a nuove metodologie di ricerca storica, questo lavoro colma definitivamente la lacuna legata al “padre fondatore” del Cinematografo nell’Isola, riportando alla luce anche il primo quarto di secolo del Novecento e il ruolo centrale che ebbe Palermo, divenendo in quell’epoca la «capitale» siciliana del cinema”.
Biografia dell’autore
Antonio La Torre Giordano è uno scrittore, storico e ricercatore del cinema. Laureato in Storia del cinema alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano, insegna Didattica e Storia del cinema a Palermo e collabora con RAI Storia, RAI Cultura e diverse riviste di settore. Membro del SNCC e dell’AIRSC, dal 2019 dirige l’Archivio Siciliano del Cinema, la prima cineteca in Sicilia dichiarata Bene culturale nazionale tutelato dal MIC – Ministero della cultura. Ha inoltre curato progetti di digitalizzazione e archeologia del cinema, e partecipato alla sceneggiatura e ricerca per diversi film e documentari. Dal 2023 dirige la collana “I classici del cinema a fumetti”, esplorando il legame tra cinema e fumetto mediante trasposizioni di film classici italiani.
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