Incendio del 31.05.2013 – Loc. Casazza – S.M. Maggiore Erice

Preliminarmente rassegno alcuni particolari in relazione all'incendio che si è sviluppato alle ore 24,00 circa in loc. Casazza – S.M. Maggiore di Erice e che e' stato assai contenuto rispetto ai nefasti effetti correlati al forte vento di maestrale, atteso che sui luoghi sono prontamente intervenuti e con non poco dispendio di energie umane ed organizzative:

- n. 5 mezzi dei Vigili del Fuoco, coordinati dal funzionario Ing. Settimo 

- n. 3 mezzi della Forestale e n. 2 squadre di addetti, coordinati dal Direttore Ing. Giardina, coadiuvato dall'Isp. Giuseppe Vitaggio e dagli ag. tecnici Coppola Giacomo e Pirro Marco

- n. 1 mezzo dei Volontari di P.C. “Vigili del Fuoco discontinui” (Sig. Caronia), 

- n. 3 autobotti di cui una del comune di Valderice, con il suo responsabile della P.C. (Geom. Vinci), n.1 autobotte privata della ditta Morici e n. 1 autobotte del Comune di Erice (Sigg. Oddo e Bianco) nonché il Geom. Tilotta Giuseppe, responsabile comunale PC con il modulo antincendio e che ha operato in posti impervi e di particolare pericolosità.



L’estensione dell’incendio è stato di circa 12-15 ettari di montagna (macchia mediterranea); non ci sono stati danni a persone e cose, ma l'incendio ha destato non poche preoccupazioni poiche, a causa del vento, si e' rivelato abbastanza pericoloso per il vicino abitato di Erice. Le operazioni si sono concluse stamani, alle ore 07,00 circa.



Oltre a rinnovare il ringraziamento della citta' e mio personale a tutti gli addetti, scrivo alle SS.LL. per sottolineare una strana coincidenza (?) magari temporalmente correlata alla precaria condizione interessante i lavoratori forestali e le loro spettanze. Non ultimo, la realizzazione dei viali parafuoco (ancora assolutamente in alto mare!).



Di certo e stando così le cose, non posso sin d'ora non ritenere la Regione quale eventuale corresponsabile di malaugurati futuri maggiori danni atteso che di certo il fuoco di ieri sera, vuoi per le condizioni ambientali e climatiche, non può non essere che di natura dolosa e non poco suona come un nefasto primo avvertimento.

Per quanto di mia competenza di certo assicuro e confermo le misure restrittive e le disposizioni impartite per la scrupolosa osservanza delle Ordinanze Sindacali di prevenzioni incendi, rimarcando il fatto che sono iniziati i controlli sulle mancate scerbature prossime agli assi viari, sia in capo alle PA che privati cittadini, anche per fondi terrieri in stato di abbandono, sui quali incombono non solo le sanzioni amministrative, pecuniarie ed urbanistiche, ma anche quelle penali per le eventuali accertate inottemperanze.



Affido pertanto, anche ai Soggetti pc interessati, il debito di attenzione e la consueta sinergica collaborazione.

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