LUNEDÌ LA CARTA DEI DIRITTI DELLA CGIL TRA I LAVORATORI DELLA SANITA’ E DEI SERVIZI OSPEDALIERI. “DALLA SANITÀ’  FORTE LA RICHIESTA DI CONDIZIONI DI LAVORO MIGLIORI” . 


LUNEDÌ LA CARTA DEI DIRITTI DELLA CGIL TRA I LAVORATORI DELLA SANITA’ E DEI SERVIZI OSPEDALIERI. “DALLA SANITÀ’  FORTE LA RICHIESTA DI CONDIZIONI DI LAVORO MIGLIORI” . PARTECIPA GIANNA FRACASSI. IN SINTESI, LA PROPOSTA DELLA CGIL

Palermo 27 febbraio 2016- E’ il settore con più tipologie contrattuali e contratti diversi, dove operano medici, infermieri, personale amministrativo, quasi sempre sotto organico per i blocchi del turn over,  e con un precariato diffuso e sottopagato  tra gli addetti alle cooperative che svolgono i servizi di manutenzione, guardiania, pulizia, distribuzione pasti. E’ qui che la Cgil 29 lunedì terrà la presentazione della Carta dei diritti universali del lavoro. Una consultazione  nel mondo degli iscritti della sanità e dei lavoratori dei servizi ospedalieri (guardie giurate, guardiania, manutenzioni) dove si discuterà della condizione dei lavoratori e delle disfunzioni del sistema ospedaliero.
    Appuntamento alle ore 10 nel salone delle feste dell’Azienda sanitaria Palermo in via Gaetano La Loggia dove alla presenza della segretaria nazionale  Gianna Fracassi, del segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo, dei segretari di Filcams Cgil Palermo Monja Caiolo e del segretario Funzione Pubblica Palermo Filippo Romeo, si alterneranno anche gli interventi dei lavoratori. “Una platea di professionalità che chiede condizioni di lavoro migliori,  in una sanità sempre in emergenza, al centro di casi di malasanità e di inchieste giudiziarie, in bilico  tra  l’introduzione di  sistemi innovativi  e arretratezza cronica - dichiara il segretario Cgil Palermo Enzo  Campo – La sanità sta vivendo un momento complicato sia nel settore pubblico che in quello privato, serve un’opera di riorganizzazione e riqualificazione, mentre il sistema del welfare non garantisce più a tutti i cittadini il diritto alla salute. E I tagli alla spesa del governo sono andati a discapito della qualità del servizio”.
   La consultazione straordinaria degli iscritti si concluderà a marzo, e poi la Cgil perseguirà l’obiettivo di una legge d’iniziativa popolare attraverso la  raccolta delle firme, dal titolo: “Carta dei diritti universali del lavoro ovvero nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori”.

LA PROPOSTA DELLA CGIL

Si chiama Carta dei diritti universali del lavoro e rappresenta, nei progetti della Cgil, il nuovo Statuto per i lavoratori del futuro: 97 articoli  in 64 pagine, che sono alla base di una proposta di legge di iniziativa popolare, di rango costituzionale, che si misura col cambiamento intervenuto nel mondo del lavoro, che oggi vede discriminazioni, diseguaglianze e divisioni.
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La Carta é divisa in tre parti. Nella prima sono definiti i diritti  che dovranno essere riconosciuti a tutti i lavoratori. Alcuni esempi.   Il riposo, la maternità, la paternità. Il diritto alla sicurezza delle condizioni di lavoro. La libertà di espressione. Il diritto a non essere discriminati, il diritto  alla riservatezza. Il diritto al sapere. L’equo compenso, gli ammortizzatori sociali, il sostegno al reddito, il diritto alla tutela pensionistica.
La seconda parte della Carta é dedicata alla contrattazione, che deve essere inclusiva. Bisogna realizzare l’art.39 della Costituzione, la validità  erga omnes, certificando la rappresentanza, anche delle imprese, e cancellare le deroghe. Altro articolo della Costituzione da applicare é il 46: la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’azienda, che significa conoscere e intervenire sugli investimenti e sull’organizzazione. La terza parte é dedicata al riordino delle tipologie contrattuali, con una attenzione ai nuovi fenomeni come la diffusione dei  voucher. I 97 articoli non dovranno valere solo per i lavoratori privati ma includono anche il pubblico impiego.
     La proposta della Cgil dà una traduzione legislativa all’idea che i lavoratori hanno dei diritti che sono riconosciuti  sempre.    La Carta dei diritti   vuole creare un cambiamento nel modo di intendere il lavoro,  assicurando  al lavoratore autonomo, parasubordinato o precario, che non sono rappresentati in alcun modo, gli stessi diritti di chi lavora  a tempo indeterminato e creare un orizzonte comune tra lavoratori pubblici e privati.  la Carta é  ispirata più alla Costituzione, che affonda le sue radici proprio nel lavoro, che non allo Statuto, in quanto la legge 300 del 1970 guardava solo a una parte del mondo del lavoro, non a tutti, come la Cgil propone di fare  oggi.
   La Cgil, con le assemblee in corso in tutta Italia,, vuole rivolgersi non solo agli iscritti ma a tutti i lavoratori,  creando nel Paese una mobilitazione delle coscienze, per modificare la condizione di milioni di lavoratori e affermare concetti come dignità e libertà, partendo dall’idea che un lavoratore non è una merce, ma una persona che lavora, e come tale va riconosciuto e tutelato nei suoi diritti fondamentali, nella sua professionalità, nel suo sapere.


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