“Il Masterplan per il Mezzogiorno non era un libro dei sogni, in questi mesi ha preso corpo, e oggi, con la presenza del Premier Matteo Renzi per la firma del Patto per la Sicilia, prende il via il nuovo corso della nostra Regione. Lo dichiara Michela Giuffrida, eurodeputato Pd, membro della Commissione per lo Sviluppo regionale.
Gli ultimi due anni sono stati davvero cruciali per l’economia della Sicilia, dalla corsa alla spesa della passata programmazione, quella 2007-2013, per non perdere fondi, all´approvazione dei nuovi programmi regionali per il settennato 2014-2020, un POR da 4,5 miliardi di euro e un PSR da 2.2 miliardi. Prima i patti per Catania, Palermo, Messina da 332 milioni ciascuno, oggi il Patto per la Sicilia con un plafond da 2.3 miliardi di euro, un forte impegno del Governo per una Sicilia che deve crescere. Oltre i fondi, ritengo importate sottolineare il metodo di piena collaborazione e affiancamento che ha caratterizzato la stesura del patto.
La Regione Siciliana e la Presidenza del Consiglio - continua Michela Giuffrida - hanno concertato e convenuto gli ambiti di intervento e le dotazioni finanziarie da destinare ad ogni ambito. Tra i settori prioritari di intervento cui sono affidati maggiori risorse ci sono l’ambiente, con 1,174 miliardi, che prevede interventi strategici per bonifiche, erosione costiera, rischio frane, rischio alluvioni e le infrastrutture, 608 milioni di euro, che include progetti per la messa in sicurezza dei porti, la rete viaria secondaria e le autostrade.
All’interno di ogni ambito di intervento i progetti sono stati selezionati da graduatorie già esistenti, progetti già idonei dunque, che non avevano ottenuto fino a quel momento copertura finanziaria. I progetti quindi esistono già e sono cantierabili. E anche le risorse sono state già stanziate con una delibera del CIPE del 19 agosto scorso.
Insomma è tutto pronto e adesso bisogna aprire i cantieri.
La firma di oggi - conclude l’eurodeputato - è davvero il simbolo di una Sicilia che riparte, grazie a questo Governo che ha rivolto un’attenzione senza precedenti al Mezzogiorno, non con slogan e annunci, ma con un lavoro concreto e una vicinanza reale alle esigenze e alle necessità dei siciliani, divenute urgentissime."
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