Aggressione militante Forza Nuova. Nadia Spallita (Leu): “Contro ogni forma di violenza ma Stato vigili sulle formazione neofasciste”. 

La XII disposizione transitoria finale della Costituzione Italiana vieta la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista ed inoltre la Legge Scelba, in materia di apologia del fascismo, punisce chiunque faccia propaganda per la costituzione di associazione, movimenti o gruppi, rivolti a riorganizzare il partito e chi pubblicamente ne esalti i principi, i metodi e le finalità anti democratiche. Ritengo pertanto che sia indispensabile che le autorità competenti vigilino e intervengano tutte le volte in cui si corre il rischio di riorganizzare movimenti o associazioni che ispirandosi al disciolto partito fascista, di fatto promuovono la violenza, quale sistema di lotta politica, propugnino la soppressione delle libertà costituzionali, denigrino i valori della resistenza, svolgano propaganda razzista e complessivamente perseguano le finalità antidemocratiche dello stesso partito fascista. Questa azione di vigilanza è indispensabile soprattutto in un momento così delicato di incertezze ideologiche, di sfaldamento dei partiti e di crisi economica che già riduce sensibilmente le effettive libertà sociali. Proprio in applicazione di questi principi su cui si fonda il nostro Stato, non sono comunque accettabili forme di aggressione fisica da chiunque provengano e che devono essere perseguite e sanzionate. Credo che episodi come quello dell’aggressione al rappresentante di Forza Nuova, laddove accertata - fatto salva a mio avviso, la necessità di verificare la compatibilità di organizzazioni come questa, con i principi e i divieti costituzionali - debbano indurci a riflettere sull’attuale crisi di valori sociali. La violenza nei sistemi democratici non può’ essere forma di espressione di idee politiche e necessario quindi, recuperare con immediatezza i principi fondanti di libertà, antifascismo ed eticità nella politica, che sono indispensabili per salvaguardare la nostra democrazia.

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